domenica 13 settembre 2020

Regione Lombardia intende favorire l'introduzione del CSS nei cementifici!

Regione Lombardia ha divulgato ai comuni gli atti di indirizzo per il nuovo PREAC, il documento che dirigerà le scelte in merito ad Energia, Ambiente e Clima.

Ebbene, nel documento è dichiarata l'intenzione di favorire "l’utilizzo presso i cementifici lombardi dei combustibili solidi secondari (CSS) derivanti dai rifiuti, in sostituzione di combustibili fossili come il pet coke".

Inoltre, viene citata anche la volontà di rinnovare gli inceneritori adeguandoli alle ultime BAT: una pratica che, ovviamente, ne prolungherebbe il periodo di vista anziché puntare alla loro dismissione.

Da anni ci battiamo affinché i cementifici vengano estromessi da ciclo dei rifiuti, visti i rischi sanitari che questa pratica comporta, e NON POSSIAMO ACCETTARE una presa di posizione di questo tipo da parte di Regione Lombardia, peraltro consapevole della grave situazione di inquinamento ambientale che ci contraddistingue!

Regione Lombardia ha inviato il testo del PREAC ai comuni chiedendo un loro contributo, così noi abbiamo inviato le nostre osservazioni ai ns. amministratori affinché si facciano portavoce di tutti i cittadini che chiedono un VERO RINNOVAMENTO, e non la riconferma delle solite pessime pratiche di gestione dei rifiuti che "chiudono" il ciclo con un incenerimento generalizzato.

Riportiamo qui sotto il link al documento inviato ed il testo del documento stesso.



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Spett.li Comuni in indirizzo sotto indicati

Alla cortese attenzione di:

Sig. Sindaco

Sig. Assessore teritorio/ecologia

Ufficio Segreteria


Per conoscenza

Alla Popolazione tutta.

Lettera aperta diffusa a mezzo stampa.

Gli allegati sono sotto forma di link a documenti online.


Comunicazione inviata ai comuni di:

Bonate Sopra, Bonate Sotto, Bottanuco, Brembate, Calusco d’Adda, Capriate San Gervasio, Carvico, Chignolo d'Isola, Cisano Bergamasco, Filago, Madone, Medolago, Solza, Sotto il Monte Giovanni XXIII, Suisio, Terno d'Isola, Villa d'Adda, Brivio, Calco, Cernusco Lombardone, Imbersago, Lomagna, Merate, Montevecchia, Osnago, Paderno d'Adda, Robbiate, Ronco Briantino, Verderio, Aicurzio, Bernareggio, Busnago, Cornate d'Adda, Mezzago, Roncello, Sulbiate, Grezzago.


OGGETTO : Proposta di atto di indirizzo in materia di Programma Regionale Energia Ambiente e Clima (PREAC) di Regione Lombardia - Coinvolgimento dei comuni nella stessa per la tutela degli interessi sanitari dei cittadini ed ambientali dei territori coinvolti.


Egregi Sig.ri,

ci è giunta informazione che Regione Lombardia, ora in fase di definizione del Programma Regionale Energia Ambiente e Clima (PREAC) che sostituirà il PEAR (Programma Energetico Ambientale Regionale) del 2015, ha inviato gli atti ai comuni chiedendo un riscontro con eventuali contributi volti al miglioramento dello stesso.


In particolare rileviamo che, tra gli atti di indirizzo, compaiono le seguenti voci:


“In riferimento agli asset industriali esistenti, alla prospettiva di decarbonizzazione del settore e all’incremento del recupero energetico, in perfetto allineamento con gli indirizzi del nuovo Piano Regionale verso l’economia circolare in costruzione:


1 • verrà favorito l’utilizzo presso i cementifici lombardi dei combustibili solidi secondari (CSS) derivanti dai rifiuti, in sostituzione di combustibili fossili come il pet coke; 

2 • sarà definito il percorso di progressivo adeguamento degli impianti di incenerimento rifiuti lombardi ai criteri di efficienza energetica contenuti nell’aggiornamento delle migliori tecnologie disponibili (MTD) individuate con la Decisione di esecuzione dell’UE 2019/2010, che prevede l’adeguamento di tutte le installazioni entro il 2/12/2023."



Per quanto riguarda i comuni delle nostre zone, Isola Bergamasca e Meratese/Brianza, siamo convinti sia assolutamente doveroso intervenire puntualizzando sulle ricadute sanitarie ed ambientali che i temi sopra riportati portano con sé.

Ciò detto non deve sfuggire il sottile significato politico dell’iniziativa di Regione Lombardia, la quale, concedendo formalmente agli amministratori locali di intervenire con propri contributi nella definizione delle linee di indirizzo che si stanno progettando, li responsabilizza direttamente (vincolandoli anche per il futuro) sulla qualità delle decisioni che verranno deliberate e sulle ricadute che queste avranno sull’ambiente e sulla salute delle popolazioni residenti.  


E’ dunque questa l’occasione per chiedere con coraggio e forti argomentazioni una diversa impostazione del Programma infatti, posto che non condividiate senza riserve l’impianto proposto dal PREAC, il Vostro silenzio equivarrebbe ad una accettazione in toto della proposta.


Vi scriviamo quindi, essendo Voi amministratori interessati da questi due punti del PREAC, per ribadire le seguenti considerazioni, già più volte diffuse dai comitati, che chiediamo siano da Voi condivise e riportate chiaramente a Regione Lombardia in questa fase decisionale.


Per quanto riguarda il punto 1:


1A)

Focalizzando sui cementifici che bruciano rifiuti, da tempo i comitati riportano dati che certificano un incremento di buona parte degli inquinanti in emissione nel momento in cui vengono introdotti i rifiuti in sostituzione dei combustibili tradizionali.

Ed i CSS sono rifiuti.

Soprattutto si nota un aumento delle concentrazioni di metalli pesanti e, oltretutto, la comparsa di una serie di inquinanti assenti prima dell’introduzione dei rifiuti.

Per questo 10.000 cittadini delle nostre zone hanno firmato una petizione depositata presso la Provincia di Bergamo, nel mese di Luglio 2015, contro l’introduzione dei rifiuti nei forni dei cementifici e per una drastica riduzione degli inquinanti emessi in generale.

Per approfondire vedere i seguenti link:

-Testo della Petizione depositata.

-Articolo sulla consegna delle firme alla Provincia di Bergamo.

-Articolo e documentazione tecnica scaricabile sull’intervento dei Comitati in Conferenza dei Servizi VIA17-BG.

-Intervento di ISDE Medici per l’ambiente a riguardo della combustione di CSS nei cementifici.



1B)

Smontiamo il “luogo comune” per cui la combustione di CSS possa entrare a far parte dell’economia circolare: si tratta della “coda non trattabile” di rifiuti rimanente a valle degli impianti di recupero, e dovrà essere sempre in diminuzione nel tempo con l’aumentare dell’efficienza di separazione/recupero dei rifiuti, la diminuzione degli imballaggi e la re-ingenerizzazione dei prodotti per favorire il loro riciclo.

E’ assolutamente FUORI LUOGO parlare di economia circolare quando si parla di CSS.

Vorremmo invece vedere nuove norme ed investimenti in merito di riduzione dei rifiuti ed efficienza nel recupero delle materie prime-seconde.

Per approfondire vedere i seguenti link:

-Articolo di Medicina Democratica sull’uso dei CSS nei cementifici.





1C)

Esiste una Petizione Europea, accolta dalla Commissione Europea per le Petizioni, che porta solide argomentazioni contro il CSS combustibile (vi invitiamo ad approfondire l’argomento per rendersi conto della forzatura di questa legislazione emanata a scopi puramente commerciali).

La Petizione è stata non solo accolta ma anche condivisa dalla Commissione Petizioni: infatti, un mese dopo la presentazione a Bruxelles, la stessa commissione ha inviato una comunicazione al ministro per l’ambiente Sergio Costa stimolandolo ad affrontare la questione nel rispetto della preoccupazione dei cittadini.

Per approfondire vedere i seguenti link:

-Testo della Petizione Europea.

-Allegati Petizione Europea.

-Articolo sulla presentazione della Petizione Europea.



Per quanto riguarda il punto 2:


A2)

Ben venga l’efficientamento degli impianti di incenerimento esistenti, ma manca invece una CHIARA VOLONTÀ per arrivare ad una drastica riduzione di tali impianti sul territorio di Regione Lombardia che, come tutti sanno, arriva a bruciare quasi la metà di tutti i rifiuti bruciati sul territorio nazionale.

Questo porta ad un incremento dell’inquinamento dell’aria perpetrando la perenne situazione di emergenza sanitaria a cui siamo sottoposti tutti i giorni.

Per approfondire vedere i seguenti link:

-L’incenerimento come tecnologia da superare.



In conclusione chiediamo che i ns. comuni, limitrofi al cementificio Italcementi-Heidelberg di Calusco d’Adda ed a 5 inceneritori nel raggio di 20 km., SI ATTIVINO PER PORTARE QUESTE ED EVENTUALMENTE ALTRE MOTIVAZIONI ALLO SCOPO DI EVIDENZIARE I REALI PERICOLI INSITI NELLA LINEA DI AZIONE PROPOSTA DA REGIONE LOMBARDIA CHE FAVORIREBBE L’INTRODUZIONE DI CSS NEI CEMENTIFICI ED IL PROLUNGAMENTO DELLA VITA DEGLI INCENERITORI..



Restiamo in attesa di un Vs. riscontro in merito.

Grazie.

Cordiali saluti.


Attilio Agazzi - Comitato La Nostra Aria

Raffaella Zigon - Rete Rifiuti Zero Lombardia


07 Settembre 2020

Per contatti e informazioni:

comitatolna@gmail.com ; rifiutizeromerate@gmail.com;

comitatolna.blogspot.com