A questo punto la petizione è pubblica e disponibile, nella sua forma sintetica, a questo indirizzo:
Per gli iscritti al portale https://petiport.secure.europarl.europa.eu/petitions/it/home è consentita la possibilità di diventare "sostenitori" della petizione per cui, se qualcuno è interessato, può attivarsi per sostenere personalmente la causa.
Raccomandiamo a tutti gli interessati di consultare la versione integrale della petizione ed i relativi allegati, che trovate disponibili per il download ai link qui sotto:
COSA CHIEDE IN SINTESI LA PETIZIONE?
Con il Decreto Ministeriale 14 Febbraio 2013 n.22, il governo eleva la rango di combustibili determinati rifiuti che hanno subito determinati trattamenti e controlli.
Questa normativa si basa sul concetto di End Of Waste applicato a questi determinati prodotti che poi, in seguito ai trattamenti sopra citati, possono essere classificati come combustibili.
Il concetto di End Of Waste implica però il rispetto di una importantissima clausola determinante per la classificazione del rifiuto: stabilisce infatti che un rifiuto cessa di essere tale (End of Waste) tra le altre cose se “l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà ad impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana” (art. 6, § 1, lettera d, Direttiva 2008/98/CE).
Cioé, parlando di impianti che lo bruciano, non deve comportare un aumento delle emissioni o di ceneri residue, cosa che invece sembra si sia verificata (come è plausibile che sia) in impianti che lo hanno utilizzato.
Non bisogna poi dimenticare che, così facendo, è stato creato un vero e proprio "commercio" di questi materiali (che in realtà sono ancora rifiuti...), liberamente gestiti nell'ambito di logiche commerciali della compravendita e divenendo quindi motivo di ingenti guadagni per chi li tratta: infatti sono economicamente molto vantaggiosi rispetto a qualunque altro combustibile tradizionale!
Infine riteniamo che questa modalità di utilizzo improprio dei rifiuti, la maggior parte perfettamente riciclabili, infici la corretta gestione del rifiuto che deve essere volta al recupero e riutilizzo della materia!
In sintesi, un sistema per regalare un "nuovo business" (non gestiscono rifiuti ma vendono e comprano combustibili) alle aziende di trattamento dei rifiuti, agli impianti di cogenerazione ed ai cementifici. In totale spregio del concetto di recupero e riutilizzo della materia e della tutela della salute dei cittadini!
Questa normativa si basa sul concetto di End Of Waste applicato a questi determinati prodotti che poi, in seguito ai trattamenti sopra citati, possono essere classificati come combustibili.
Il concetto di End Of Waste implica però il rispetto di una importantissima clausola determinante per la classificazione del rifiuto: stabilisce infatti che un rifiuto cessa di essere tale (End of Waste) tra le altre cose se “l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà ad impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana” (art. 6, § 1, lettera d, Direttiva 2008/98/CE).
Cioé, parlando di impianti che lo bruciano, non deve comportare un aumento delle emissioni o di ceneri residue, cosa che invece sembra si sia verificata (come è plausibile che sia) in impianti che lo hanno utilizzato.
Non bisogna poi dimenticare che, così facendo, è stato creato un vero e proprio "commercio" di questi materiali (che in realtà sono ancora rifiuti...), liberamente gestiti nell'ambito di logiche commerciali della compravendita e divenendo quindi motivo di ingenti guadagni per chi li tratta: infatti sono economicamente molto vantaggiosi rispetto a qualunque altro combustibile tradizionale!
Infine riteniamo che questa modalità di utilizzo improprio dei rifiuti, la maggior parte perfettamente riciclabili, infici la corretta gestione del rifiuto che deve essere volta al recupero e riutilizzo della materia!
In sintesi, un sistema per regalare un "nuovo business" (non gestiscono rifiuti ma vendono e comprano combustibili) alle aziende di trattamento dei rifiuti, agli impianti di cogenerazione ed ai cementifici. In totale spregio del concetto di recupero e riutilizzo della materia e della tutela della salute dei cittadini!
RINGRAZIAMO tutti quanti hanno contribuito al nascere e crescere di questa iniziativa, che racchiude in sé molte importanti competenze e supporti, che qui sotto elenchiamo:
- MEDICINA DEMOCRATICA ONLUS che ha ufficialmente patrocinato e, nella persona di Marco Caldiroli, contribuito fattivamente alla stesura della petizione.
- ISDE ITALIA, che ha ufficialmente patrocinato la petizione.
- Enzo Favoino, che ci ha dato lo spunto ideologico sulle linea guida della petizione.
- Roberta Angelilli, che ci ha seguito e consigliato nella definizione della struttura.
- Tutte le associazioni e comitati nazionali che hanno aderito ufficialmente raccogliendo firme e prestando il loro simbolo:
- Associazione 5R Zero Sprechi.
- NOCSS Movimento civico Cambiano Aria.
- Comitato popolare Lasciateci Respirare.
- Comitato E Noi?
- Comitato Aria Pulita di Val d'Arda.
- Comitato Basta Nocività in Val d'Arda.
- Comitato Cittadini per l'Ambiente Rurale.
- Legambiente Piacenza.
- NIM - Comitato No Inceneritore a Matera.
Con l'occasione ricordiamo che la Petizione Europea è uno strumento gratuito e disponibile a tutti, per comunicare con il Parlamento ed esercitare il proprio diritto di petizione, che costituisce uno dei diritti fondamentali di tutti i cittadini e residenti europei.
18 Dicembre 2017
COMITATO LA NOSTRA ARIA - RETE RIFIUTI ZERO LOMBARDIA
comitatolna@gmail.com rifiutizeromerate@gmail.com
OTTIMO lavoro, GRAZIE!
RispondiEliminaAnche noi qui in provincia di Piacenza stiamo cercando di diffondere e promuovere il più possibile…
Per maggiori informazioni sul Comitato “Basta Nocività in Val d’Arda”, vedere:
• https://www.facebook.com/BastaNocivitaInValDarda/
• http://nocarbonext.blogspot.it/