mercoledì 22 febbraio 2017

Una azienda privata si oppone alle istituzioni che cercano di tutelare la popolazione.

Sembra questo il senso dell’articolo di Sabato 18-02 su l’Eco di Bergamo:
Italcementi fa ricorso al TAR perché la Provincia vuole vederci chiaro sul rischio di impatto ambientale a fronte di un aumento della pratica di bruciare rifiuti nell’impianto di Calusco d’Adda; e meraviglia, anche, che il sindaco del paese su cui sorge lo stabilimento sembri più interessato a vaghe, quanto improponibili, compensazioni ambientali che alla salute dei suoi cittadini, visto il totale disinteresse, anzi la contrarietà, per una indagine epidemiologica che darebbe una risposta definitiva e certa all'annoso problema della certificazione della qualità ambientale dell'isola bergamasca e del conseguente impatto sulla salute dei suoi residenti.

Come mai il sindaco si oppone così tanto? “l’impianto è assolutamente all’avanguardia”, dichiara Italcementi. Siamo sicuri che sia all’avanguardia... ma come cementificio e non come inceneritore. Credo sia interesse soprattutto dell’impresa chiarire l’aspetto ambientale e, se non vuole chiarirlo, allora si rafforzano i nostri dubbi su quel che da anni accade nell'isola. I comitati cittadini da sempre chiedono certezze che solo attraverso studi medico-scientifici e indipendenti si possono avere.
Questo è il minimo che una istituzione deve fare.

Quindi avanti Provincia: non può un interesse privato prevaricare i diritti di un territorio, siamo pronti a mobilitarci per sostenere il fondamentale diritto alla salute.












domenica 5 febbraio 2017

4 Febbraio 2017 - Consegna delle firme al sindaco di Solza

Sabato 4 mattina abbiamo consegnato le firme della petizione popolare al sindaco di Solza.

Vogliamo ringraziare il sindaco stesso della presenza  e tutti i partecipanti, che non hanno mancato di fare domande e chiedere approfondimenti sull'argomento.

In sostanza abbiamo consegnato al sindaco di Solza 146 firme di suoi concittadini, raccolte con gazebo pubblici sul territorio di Solza, a cui abbiamo aggiunto 112 firme di medici specialisti che tramite questa seconda petizione si sono dichiarati fermamente contrari all'aumento di combustione di rifiuti nel cementificio di Calusco d'Adda.

Abbiamo avuto modo di riepilogare brevemente quanto svolto finora, specificando in maniera chiara che questa petizione è il proseguo della precedente che ha fruttato 10.000 firme sul territorio Bergamasco e del Lecchese, ora depositate presso la provincia di Bergamo.
La differenza è che questa petizione è un'azione diretta dei cittadini verso il proprio sindaco, risulta essere quindi uno strumento a disposizione dei sindaci che gli consente di attivarsi nello svolgimento di una indagine epidemiologica.

Questo abbiamo fatto notare al Sindaco, il quale ha comunque voluto ribadire la linea del comune di Solza che si è sempre distaccata dalle posizioni di Italcementi ma, a detta sua per mancanza di sinergie con i comuni limitrofi, non è mai riuscita ad attivare un'azione forte come l'indagine epidemiologica.
Su questo vorremmo rassicurare tutti comuni con la nostra personale sensazione: non appena l'azione partirà saranno in tanti che vorranno partecipare, serve solo qualcuno che rompa il ghiaccio mettendo al primo posto la volontà di ottenere dati sanitari ben comprensibili ed aggiornati sulla popolazione che permetteranno agli enti di decidere su questioni importanti come l'aumento della combustione dei rifiuti nel cementificio.

Purtroppo quando si arriva al dunque, per decidere lo svolgimento dell'indagine epidemiologica, tutti gli enti coinvolti nelle varie discussioni si sfilano per vari motivi: la Ats per motivi di incompatibilità di ruolo, i comuni per motivi economici (che ora non sono neanche più validi in quanto abbiamo un canale per svolgere una analisi indipendente a basso costo) o semplicemente per strane resistenze ad affrontare il tema, la Provincia la richiede ad Italcementi ma dopo sei mesi non si sa ancora nulla...

Anche dall'incontro di oggi, a parte l'ottimo segnale nella ricezione personale delle firme e la concordanza di intenti nei confronti dell'incenerimento di rifiuti nel cementificio, non abbiamo avuto un preciso impegno da parte degli amministratori per attivare l'analisi.

Chiederemo aggiornamenti, staremo sul pezzo e speriamo di ottenere finalmente un riscontro pratico.

Altre consegne di firme ai sindaci di altri comuni sono previste, vi terremo informati!!



IMPORTANTE:
LE PETIZIONI PER ALTRI COMUNI SONO ANCORA APERTE!
CHI VUOLE PARTECIPARE CLICCHI QUI PER ACCEDERE ALLE BASI PREDISPOSTE PER RACCOGLIERE FIRME, TUTTI POSSIAMO CONTRIBUIRE rispettando le modalità di compilazione che trovate in questa cartella