mercoledì 3 aprile 2019

BASTA RIFIUTI NEI CEMENTIFICI - Un sabato insieme per ribadire la nostra posizione

Sabato 30 Marzo 2019, in occasione della riapertura ciclo-pedonale del ponte S. Michele, abbiamo organizzato una serie di eventi per restare in contatto con la popolazione e sensibilizzarla sul problema della combustione dei rifiuti nel cementificio di Calusco d’Adda.

In molti sono passati a trovarci, già dalla mattina al banchetto informativo, chiedendo informazioni ed offrendo il loro appoggio alla causa.

Dalle 14,30 abbiamo attivato un gazebo che è stato molto frequentato per tutto il pomeriggio, anche al di là delle nostre aspettative.
Ringraziamo soprattutto quanti si sono spontaneamente presentati dandoci una mano a gestire il gazebo, un gesto significativo e molto utile.

Dalle 16,30 è andato in scena in Flash Mob sul tema dell’inquinamento e della cementificazione, per cui ringraziamo di cuore la “Campsirago residenza”, nelle persone di Michele Losi e Noemi Bresciani, che si sono completamente presi in carico l’attività, e tutti quanti hanno reso la loro disponibilità ad esserne parte.
Hanno inoltre deciso di partecipare alle attività anche gli studenti di Merate, Monza e Bergamo che, dopo avere organizzato i Fridays For Future, hanno capito il peso che la cementeria ha sul territorio e rispetto ai cambiamenti climatici.
Infatti, se avrete occasione di consultare le mappe online di Arpa sulle emissioni climalteranti, scoprirete che la zona di Calusco d'Adda è una delle poche zone con le maggiori concentrazioni di climalteranti in Lombardia, qui sotto il link ad un estratto:

Non è mancata nemmeno la presenza degli scout Agesci, gruppo Cernusco 1 che, insieme agli studenti, hanno portato lo striscione per le strade con un entusiasmo invidiabile.

La cementeria Italcementi-Heidelberg di Calusco d’Adda è in attesa dell’autorizzazione per bruciare 110.000 ton./anno di rifiuti nel suo forno.
Da anni il Comitato La Nostra Aria e Rete Rifiuti Zero Lombardia si battono per impedire che l’autorizzazione venga rilasciata, con il pieno appoggio dei cittadini coinvolti dalle ricadute del camino, chiedendo inoltre che venga svolta una INDAGINE EPIDEMIOLOGICA INDIPENDENTE sulla salute della popolazione coinvolta dalle ricadute del camino.
Fino ad ora nessuno si è attivato per svolgere quanto richiesto dai cittadini.
Per questo non ci fermeremo fino a quando queste richieste non verranno prese in carico dagli enti preposti, senza attendere l’esito dell’analisi richiesta dalla Provincia di Bergamo alla stessa Italcementi-Heidelberg.



https://drive.google.com/open?id=1t4SOrkFiGlpARlFZy1Bk63XldAQvhapE




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