sabato 21 ottobre 2017

14 Ottobre 2017 - Consegna delle firme al sindaco di Calusco d'Adda

La raccolta firme con le Petizioni Comunali, già svolte nei comuni di Solza e Cornate d'Adda, ha portato ancora i suoi frutti, questa volta nel comune di Calusco d'Adda, sede della cementeria Italcementi per cui si richiede l'indagine epidemiologica caso-controllo georeferenziata sui casi acuti SUPER PARTES ED INDIPENDENTE.

A Calusco d'Adda invece il sindaco Michele Pellegrini, nella piena liberà che gli spetta, ha deciso di NON ricevere ufficialmente i comitati e NON presenziare davanti alla cittadinanza per discutere liberamente davanti a tutti dell'argomento.
Il sindaco ha giustificato il suo rifiuto adducendo una sua "non sufficiente" conoscenza dell'argomento, dovuta anche al suo recentissimo insediamento.
Così, quando sabato 14 Ottobre mattina, ci siamo radunati in piazza San Fedele per consegnare le firme, ci ha fatto trovare la bacheca informativa del paese che passava il messaggio "Il sindaco informa che Italcementi sta effettuando l'indagine epidemiologica su protocollo ATS, ascolto non vuol dire piegarsi alla volontà dell'interlocutore".
Una frase che sembra rendere disonore al fatto di incontrarsi con i cittadini di Calusco, pur consapevole che quasi in 1000 hanno firmato la petizione.

Così i cittadini di Calusco, non potendo incontrare il sindaco, si sono resi disponibili a protocollare personalmente le firme raccolte, presso l'ufficio protocollo del comune di Calusco d'Adda, per conto dei comitati Rete Rifiuti Zero Lombardia e La Nostra Aria.
La presenza di molti cittadini ha così permesso di dare comunque una buona visibilità all'evento, oltre a fare sentire pienamente partecipi quanti hanno firmato ma si sono poi visti negare un confronto diretto con il sindaco.

Alla luce dei fatti sopra esposti, purtroppo, si allunga la sequela dei comuni che, pur di evitare di prendere una qualche posizione sulla vicenda, si barricano dietro l'indagine epidemiologica che la Provincia di Bergamo ha imposto di svolgere ad Italcementi allo scopo di essere integrata nella pratica di V.I.A. in corso, dietro indicazioni e sorveglianza di ATS, ma dimostrando di non sapere neppure di cosa si stà parlando.
Di questa vicenda invece noi ci siamo già occupati fin dal suo nascere, interpellando direttamente la Provincia ed ATS, QUI trovate le nostre considerazioni in merito.
Da queste nostre considerazioni sono passati BEN 14 MESI, ed in questi mesi abbiamo proseguito ad interpellare la Provicia di Bergamo (ottenendo anche un incontro con il presidente Rossi ed il dirigente Confalonieri il 21-03-2017), la ATS e molti dei comuni investiti dalle ricadute del cementificio: ebbene nessuno ha voluto/saputo fornire la benché minima informazione sullo stato di avanzamento dell'indagine, sul protocollo utilizzato per svolgere l'indagine e sulla data prevista per la sua conclusione.

Di fronte ad atteggiamenti così privi di interesse, oppure volutamente elusivi, su argomenti così importanti, non siamo più disposti ad accettare situazioni in cui ci viene semplicemente risposto che "se ne sta occupando la ATS", senza saper dare un minimo chiarimento di cosa si stà occupando.
Continueremo quindi a pretendere che i comuni interessati e gli enti locali affianchino a questa indagine, gestita e pagata dalla stessa Italcementi e sotto il controllo tecnico di ATS (da cui però non arriva alcuna minima informazione) e celata da un impenetrabile velo oscurante, una indagine epidemiologica georeferenziata con metodo caso-controllo sui casi acuti INDIPENDENTE E SUPER PARTES, gestita da un professionista debitamente referenziato nel campo.

COMITATO LA NOSTRA ARIA - RETE RIFIUTI ZERO LOMBARDIA







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