domenica 27 novembre 2016

VIDEO DEGLI EVENTI INFORMATIVI promossi da Comitato La Nostra Aria e Rete Rifiuti Zero

Grazie ai nostri attivisti, che hanno dedicato le loro capacità alla nostra causa, abbiamo preparato una raccolta di video delle nostre assemblee pubbliche, liberamente consultabili, dedicati a chi non ha mai potuto partecipare in prima persona agli eventi che abbiamo promosso.

Qui sotto trovate il link alla playlist su Youtube, avrete così modo di sentire quanto abbiamo da dire a riguardo dell'incenerimento dei rifiuti nei cementifici ed inceneritori!




Ricordiamo che, per chi volesse consultare le presentazioni delle assemblee in Pdf, i documenti si possono già da tempo trovare A QUESTO LINK.


domenica 20 novembre 2016

RAGGRUPPAMENTO FIRME raccolte per le petizioni comunali

Le raccolte firme per le "petizioni comunali" sono attive da Luglio 2016, qui sotto il link alla nostra presentazione dell'iniziativa:

http://comitatolna.blogspot.it/2016/07/una-nuova-petizione-per-richiedere.html

Dopo qualche mese di raccolta, ora è arrivato il momento di fare il punto della situazione.

Chiediamo adesso di raggruppare tutte le firme fino ad ora raccolte, da voi referenti e da tutti gli altri che eventualmente avete a vostra volta incaricato, per un primo conteggio e valutazione dei numeri.

Dopo averle raggruppate, vi chiediamo di farle pervenire ad un vostro referente del coordinamento entro questo fine settimana.

Per dubbi o domande, o per concordare un appuntamento in cui ci consegnerete le firme da voi raccolte, fate riferimento ai nostri indirizzi:
comitatolna@gmail.com
rifiutizeromerate@gmail.com

Oppure lasciate un messaggio tramite Facebook:
https://www.facebook.com/comitatolna

Le petizioni NON sono chiuse: un primo conteggio permetterà però di capire come si sono distribuiti i risultati in termini di risposta della popolazione.

Grazie a tutti.

RETE RIFIUTI ZERO LOMBARDIA
COMITATO LA NOSTRA ARIA


mercoledì 12 ottobre 2016

Camminata ecologica "ACQUA&ARIA" - Foto e video

Domenica 11 Settembre si è svolta la camminata-canoata ecologica Acqua&Aria.

Come sempre, in occasione delle nostre iniziative, dobbiamo ringraziare la popolazione che ha partecipato numerosa e fortemente motivata all'evento: circa 250 cittadini hanno camminato insieme a noi da Paderno d'Adda fino al traghetto di Imbersago.
Contemporaneamente un folto gruppo di canoe a fatto sfilare gli striscioni risalendo l'Adda insieme ai partecipanti alla camminata.

La camminata ha svolto una funzione "mediatica", per richiamare l'attenzione di tanti al problema della combustione dei rifiuti nel cementificio di Calusco d'Adda. Ma è stato anche un momento di incontro ed informazione che si è concluso con la raccolta firme affinchè, finalmente, venga promossa dai nostri sindaci una indagine epidemiologica georeferenziata caso controllo sui casi acuti “super partes”.
L'evento ha inoltre rimarcato la sensibilità e l’interesse della cittadinanza affinché ci sia la massima trasparenza e collaborazione da parte delle istituzioni e degli enti nello svolgimento delle dovute indagini sanitarie: come sempre è alto il numero di cittadini coinvolti e pronti a firmare la petizione popolare, indirizzata ai sindaci.

Ciò che i cittadini richiedono a gran voce è che si abbia un quadro veritiero dello stato di salute della popolazione residente nei pressi del cementificio, già precario secondo quanto riportato dall’ultimo report dell'ASL di Bergamo 2013 (relativo all'anno 2012) da cui si rileva una mortalità del +7% per tutti i tumori rispetto al resto della provincia bergamasca, la quale ha già in sé una incidenza tumorale che va dal + 8 al + 11% in confronto a tutta la Regione Lombardia.

In questo luogo abbiamo raccolto le fotografie ed un filmato prodotto sull'evento, CLICCATE qui sotto per visualizzare foto e video:

ACQUA&ARIA - FOTOGRAFIE





ACQUA&ARIA - FILMATO

      




giovedì 22 settembre 2016

INCONTRIAMOCI - Serata di condivisione per conoscerci meglio e scambiare idee

Gli attivisti di Rete Rifiuti Zero Lombardia e del Comitato La Nostra Aria si incontrano tutte le settimane, per scambiare idee e programmare le iniziative pubbliche.

Lunedì prossimo 26-09-2016 il nostro incontro sarà aperto a tutti, per condividere con gente nuova le nostre idee ed informazioni.

Avrete modo di sentire direttamente da noi come si stanno svolgendo le cose e di porci le domande che più vi interessano.
La serata avrà anche riscontri pratici: se qualcuno potesse creare nuovi canali di diffusione delle informazioni e di sensibilizzazione della popolazione noi daremo il massimo appoggio possibile!
Insomma, come sempre, DALLE PAROLE AI FATTI.

L'INVITO E' APERTO A TUTTI, NON MANCATE!!

Per chi vuole stampare il volantino CLICCANDO QUI  e sull'immagine può scaricare il file Pdf.


sabato 6 agosto 2016

I COMITATI SUL CASO ITALCEMENTI CALUSCO D’ADDA: INDAGINE EPIDEMIOLOGICA SI’, MA QUALE IL METODO?

Abbiamo appreso dai media che il 3 agosto la Provincia di Bergamo ha fatto proprio il parere espresso dalla locale ATS con il quale viene giudicata insufficiente la documentazione prodotta da Italcementi nell’ambito del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale avviato a seguito della richiesta della società di aumentare, sino a 110.000 t/anno, i combustibili costituiti da rifiuti da utilizzare nel forno di cottura di Calusco d’Adda (BG), in parziale sostituzione dei combustibili in uso (attualmente è già autorizzato l’utilizzo sino a 30.000 t/anno di CDR- combustibile derivato da rifiuti).
Finalmente per la prima volta da quando è stata avviata la discussione sul procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale si riconosce che nell’Isola Bergamasca e nel comune di Calusco d’Adda si è in presenza di alcune criticità sanitarie, tali da suggerire una maggiore attenzione e cautela su ogni scelta che possa rappresentare un ulteriore peggioramento delle condizioni ambientali e sanitarie dell’Isola e del territorio limitrofo del meratese e della Brianza.
Ricordiamo infatti che in questa area, oltre al cementificio, ci sono già ben 5 inceneritori che bruciano rifiuti, per un totale di circa 680.000 t/anno (dati 2015). Già il “Report sintetico Asl 2012-ambito Isola Bergamasca” evidenziava chiaramente una mortalità del +7% per tutti i tumori rispetto al resto della provincia di Bergamo.
Le osservazioni svolte dalla ATS si traducono nella richiesta, a Italcementi, di integrare lo Studio di Impatto Ambientale con una specifica analisi epidemiologica al cui esito, supponiamo, saranno subordinate le successive valutazioni in sede di Conferenza dei Servizi.
Come comitati cittadini, supportati da tecnici specializzati e medici ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente) e Medicina Democratica, da oltre un anno insistiamo sulla necessità di focalizzarsi sui danni e sui rischi per la salute per i cittadini residenti sul territorio di ricaduta delle emissioni del cementificio di Calusco d’Adda.
Condividiamo quindi la soddisfazione pubblicamente espressa dal Dott. Matteo Rossi, Presidente della Provincia di Bergamo, il quale ha dichiarato: “Colgo favorevolmente il parere Ats che segue le indicazioni espresse dal consiglio provinciale facendo proprie le richieste della Cib e dei comitati”.

Ci preme però sottolineare che né il Consiglio Provinciale né l’ATS hanno in realtà fatto “proprie le richieste dei comitati”.

La richiesta dei comitati in realtà è una sola ed è molto ben dettagliata: una indagine epidemiologica georeferenziata con metodo caso-controllo sui casi acuti.

La scelta del METODO può apparire zelante, ma è a dir poco fondamentale.

Il metodo determina la validità del risultato dell’analisi, che, se condotta con scarso rigore scientifico, con una metodologia non adatta al caso specifico o, peggio ancora, in una situazione di conflitto di interessi, potrebbe anche tradursi solo in una perdita di tempo e denaro e in un ennesimo nulla di fatto alle spalle dei cittadini.
Ne è un esempio il caso del vicino inceneritore di Trezzo d’Adda (MI), per il quale è stata condotta una analisi epidemiologica non interpretabile in quanto mancante di georeferenziazione e quindi non in grado di far ricondurre incontrovertibilmente le criticità sanitarie rilevate allo specifico impianto di incenerimento preso in esame.

Per questa ragione, pur accogliendo favorevolmente i nuovi indirizzi assunti dalla Provincia, come comitati cittadini non possiamo accontentarci di un impegno a una generica e non-meglio-specificata indagine epidemiologica e chiederemo a breve alla Provincia e all’ ATS – attraverso apposita interrogazione – di conoscere, nel merito, quale metodo di analisi verrà adottato e quant’altro possa servire a maggiore garanzia che il lavoro che ci si appresta a fare sia il più serio e rigoroso possibile, nell’interesse della popolazione dell’Isola Bergamasca, del meratese e della Brianza.
Auspichiamo si opti per uno studio georeferenziato sulle aree di ricaduta dei fumi.
Inoltre l’impegno dei comitati sarà rivolto a comprendere come verrà coordinato e quali indirizzi assumerà il lavoro dell’Osservatorio Ambientale, costituito in seno alla Comunità dell’Isola Bergamasca che proprio dalla Provincia di Bergamo aveva ricevuto ampia delega per svolgere attività di monitoraggio ambientale sul territorio, oltre ad “attivare ogni opportuna indagine, anche epidemiologica, in accordo con l’ATS, tenendo conto delle istanze del territorio, anche relativamente ai metodi di indagine”.

5 agosto 2016
COMITATO LA NOSTRA ARIA - RETE RIFIUTI ZERO LOMBARDIA




martedì 19 luglio 2016

ACQUA & ARIA: NON MANCATE AD UNA NUOVA OCCASIONE PER FARCI VEDERE E SENTIRE!

ATTENZIONE!!
A causa del maltempo, siamo costretti a rimandare l'evento a settembre: data da definire.


DOMENICA 31 LUGLIO:
Non mancate a questo un nuovo incontro/manifestazione per fare sentire la nostra voce e richiedere una sempre maggiore tutela della salute dei cittadini.
Sarà una bella camminata insieme sulla riva dell'Adda.

QUI SOTTO IL PROGRAMMA:
Leggete, scaricate il volantino e diffondete con tutti i vostri canali!


https://drive.google.com/file/d/0Bx-1Z-fczHV2Y28tWWpaMEV4RTg/view?usp=sharing

sabato 2 luglio 2016

UNA NUOVA PETIZIONE PER RICHIEDERE DIRETTAMENTE AI SINDACI UNA ANALISI EPIDEMIOLOGICA

Di fronte al silenzio delle amministrazioni e delle istituzioni in merito allo svolgimento di un’analisi epidemiologica da eseguire con metodologia rigorosa e adeguata sul territorio su cui ricadono le emissioni dello stabilimento Italcementi di Calusco d’Adda (BG), il coordinamento di comitati e cittadini che si stanno adoperando da oltre un anno e mezzo, nel meratese e nell’Isola Bergamasca, per contrastare la richiesta di triplicare il quantitativo di rifiuti da bruciare presso l’impianto promuove una nuova PETIZIONE POPOLARE.

Dopo numerosi incontri e svariati appelli e nonostante le 10.000 firme raccolte tra marzo e luglio 2015 e consegnate alla Provincia di Bergamo, le amministrazioni e i sindaci continuano a sottovalutare il problema rinviando, sine die, la decisione di farsi promotori diretti di un indagine epidemiologica.

L’unica verifica che consente di valutare se la popolazione locale è nelle condizioni di sopportare l’inquinamento aggiuntivo e il rischio sanitario determinato dall’aumento degli inquinanti derivanti dai rifiuti bruciati a Calusco d’Adda è una indagine epidemiologica sullo stato di salute della popolazione.
Altri tipi di analisi, volte ad esempio a monitorare la qualità dell’aria o la tossicità degli inquinanti, (senza che vi sia una valutazione sullo stato di salute, presente, della popolazione) sono solo palliativi o valutazioni secondarie che non tengono contro dell’impatto cumulativo degli inquinanti e considerano solo una parte del problema, non la situazione nel suo insieme.

Ciò che il coordinamento dei comitati cittadini chiede è che l’autorizzazione a Italcementi a bruciare fino a 110.000 tonnellate/anno di rifiuti in sostituzione parziale dei combustibili tradizionali sia vincolata allo svolgimento e all’esito di una analisi epidemiologica georeferenziata caso-controllo sui casi acuti: un tipo di analisi di breve durata e a basso costo, ma che, come provano diversi noti casi analoghi sul territorio nazionale (Mazzano-Rezzato, Vado Ligure- solo per citarne alcuni), è assolutamente affidabile e incontrovertibile.

La nuova petizione popolare, intitolata “RICHIESTA DI ANALISI EPIDEMIOLOGICA PER ACCERTAMENTO SANITARIO SULLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE IN PROSSIMITA’ ALLA CEMENTERIA DI CALUSCO D’ADDA”, è indirizzata direttamente ai Sindaci: i primi responsabili della tutela della salute dei propri cittadini. Tutela che dovrebbe significare innanzitutto PREVENZIONE.
In primis rivolgeremo il nostro appello ai Sindaci di Paderno d’Adda, Solza, Villa d’Adda, Verderio, Cornate d’Adda, Brembate, Suisio, per poi includere mano a mano tutti i comuni della zona.

La petizione verrà promossa col passaparola, incontri pubblici e soprattutto presidi sul territorio a partire dal mese di luglio.

Tutti i cittadini potranno rivolgere al proprio Sindaco il proprio personale appello. Per contatti e informazioni:
rifiutizeromerate@gmail.com – comitatolna@gmail.com
www.comitatolna.blogspot.com
https://www.facebook.com/Non-Bruciamo-Il-Nostro-Futuro-155448954832164/?fref=ts

RETE RIFIUTI ZERO LOMBARDIA
COMITATO LA NOSTRA ARIA

https://drive.google.com/open?id=0Bx-1Z-fczHV2dVg5cXBreG1qWkk



giovedì 23 giugno 2016

INCONTRIAMOCI - Serata di condivisione per conoscerci meglio e scambiare idee

Gli attivisti di Rete Rifiuti Zero Lombardia e del Comitato La Nostra Aria si incontrano tutte le settimane, per scambiare idee e programmare le iniziative pubbliche.

Lunedì prossimo il nostro incontro sarà aperto a tutti, per condividere con gente nuova le nostre idee ed informazioni.

L'INVITO E' APERTO A TUTTI, NON MANCATE!!



mercoledì 15 giugno 2016

Incontro pubblico - “La nostra salute va in fumo”

Continuano gli eventi di informazione, questa volta a Cornate d'Adda, grazie all'invito ed organizzazione del Gruppo di Acquisto Solidale "Fiordirobinia".
L’incontro verterà sulla richiesta di Italcementi Spa di bruciare fino a 110.000 tonnellate di rifiuti presso lo stabilimento di Calusco d’Adda, sulle perplessità e problematiche legate al rilascio di questa autorizzazione, sulle attività dei comitati e del coordinamento di cittadini che da oltre un anno e mezzo si stanno opponendo a questa scelta.

Vi aspettiamo numerosi martedì 21 giugno 2016, alle ore 21:00, presso la 'Sala Gaber Jannacci' di Villa Sandroni a Colnago di Cornate d'Adda (Via Manzoni,2).



mercoledì 1 giugno 2016

Indagine epidemiologica e amministratori locali: tante parole al vento... ma i fatti???

Egregi Sig.ri Sindaci dei comuni di:

  Carvico,
  Cornate d’Adda,
  Imbersago,
  Medolago,
  Merate,
  Paderno d’Adda,
  Robbiate,
  Solza,
  Sotto il Monte,
  Verderio ,
  Villa d’Adda.

Dopo l’incontro da noi organizzato il 5 Aprile 2016 tra uno specialista epidemiologo di rilevanza nazionale e 12 amministrazioni comunali, che si erano dette favorevoli/interessate allo svolgimento di una indagine epidemiologica georeferenziata con metodo caso-controllo sui casi acuti nella zona di ricaduta delle emissioni di Italcementi Calusco d’Adda (alcune delle quali vantavano anche una specifica mozione approvata in consiglio comunale), non abbiamo più avuto riscontri da parte vostra sull'andamento del progetto.

Ad apposito sollecito ci è stato risposto che la scelta che vi apprestate a compiere è quella di dare corso a un monitoraggio dell’aria (???) del territorio che dovrebbe effettuare l’Arpa, forse, nel 2017.

Tale scelta, per quanto non contrasti con la necessità di avere un quadro di conoscenza il più possibile
completo della situazione ambientale del nostro territorio, appare totalmente inadeguata alle contingenti e stringenti necessità dettate dalla fase: la richiesta di Italcementi, a cui la Provincia di Bergamo dovrà dare risposta, non è al 2017, ma ora!

Ricordiamo (ma ormai ben lo sapete) che una indagine epidemiologica georeferenziata con metodo caso-controllo sui casi acuti è l’unico metodo VELOCE, SICURO e per giunta anche POCO DISPENDIOSO che consente di valutare la reale condizione sanitaria della popolazione residente sul territorio limitrofo allo stabilimento Italcementi di Calusco e determinare, quindi, se la stessa può subire uno stress aggiuntivo determinato dall’ingentissimo aumento del quantitativo di rifiuti bruciati.

E ricordiamo inoltre (consapevoli che ben sapete anche questo) che in sede di Conferenza dei Servizi del 14/12/2015 la ASL di Bergamo affermò di non poter promuovere essa stessa una indagine epidemiologica (osservazione messa a verbale) e suggerì ai Sindaci di provvedere in proprio a nominare un apposito consulente se interessati allo svolgimento dell’indagine.
Appare sempre più evidente che in realtà voi a questa indagine non siete interessati e/o cercate di prendere tempo o di eluderla.

Ma così facendo eludete l’importante e complessa responsabilità che avete assunto al momento del vostro insediamento alla carica di Sindaco, ovvero l’obbligo di tutela e salvaguardia della salute dei vostri cittadini.
Responsabilità a cui adempiere anche attraverso la messa in atto di TUTTE LE INIZIATIVE UTILI E NECESSARIE a VIGILARE SULLA LORO SALUTE E A CONTRASTARE TUTTO CIO’ CHE PUO’ NUOCERE AI SINGOLI E ALLA COMUNITA’.

Cosa dovete ancora verificare sulle modalità con le quali commissionare una “indagine epidemiologica”?

Non sono bastate le indicazioni, i chiarimenti, la documentazione messa a disposizione, anche grazie al lavoro dei comitati cittadini, dai medici e dagli esperti che avete avuto modo di incontrare direttamente e che si sono messi a vostra disposizione dichiarandosi anche disponibili ad assumere un incarico a titolo completamente gratuito?

Avete ancora dubbi sulla pericolosità dell’incenerimento di rifiuti in un sito preposto a fare altro, e cioè cemento?

Avete presente che un cementificio che utilizza rifiuti per la sua produzione può inquinare fino a sette volte più di un inceneritore che brucia i medesimi rifiuti, con le conseguenze connesse?

Avete partecipato ad assemblee con altri sindaci nelle quali vi eravate detti disponibili all'indagine 
epidemiologica; molti di voi erano presenti alla manifestazione promossa a novembre dai comitati cittadini con tanto di gonfalone: cos'è subentrato per farvi cambiare idea? Si torna alle compensazioni? Salute in cambio di contributi? Salute in cambio di casette dell’acqua, piste ciclabili, tangenziali inutili?

Dall'ottobre 2014 ci stiamo battendo con un unico obiettivo:
SALUTE, PREVENZIONE, SICUREZZA AMBIENTALE, FUTURO!!
Siamo e vogliamo rimanere ben distanti da basse logiche di potere politico, piene di dichiarazioni pubbliche a cui seguono ben poche azioni.
Da oltre 1 anno ci troviamo di fronte ad amministrazioni che sono prive di una capacità/volontà di decidere solo ed esclusivamente per tutelare il bene della popolazione e che improvvisano baratti tribali (le compensazioni) per mettersi in pace con la propria coscienza mentre ingannano inconsapevoli cittadini.

Ebbene, questo è il momento di agire e nessuno vi toglierà le castagne dal fuoco. Siete una parte rilevante ed influente di un processo decisionale in itinere che potete ancora condizionare con le vostre scelte, a tutto vantaggio della popolazione e della vostra stessa dignità di uomini occupanti ruoli istituzionalmente fondamentali.

Noi non ci fermeremo perché i vostri incarichi hanno un termine, ma la salute nostra e dei nostri figli è un valore eterno.

Fatevene carico anche voi per la parte che vi compete!

Vi informiamo sin d’ora che, sulla base delle scelte che assumerete, daremo avvio ad una campagna mediatica e informativa a tutta la cittadinanza e a iniziative a sostegno delle nostre convinzioni.

Convinzioni che non sono solo nostre, ma appartengono ai quasi 10.000 cittadini che 1 anno fa hanno firmato la petizione popolare che, come comitati, abbiamo promosso e che da allora continuano a seguire assiduamente la vicenda Italcementi Calusco.

Saranno i cittadini a valutare l’operato dei loro rappresentanti.

Con i migliori saluti,
RETE RIFIUTI ZERO LOMBARDIA - COMITATO LA NOSTRA ARIA
Contatti:rifiutizeromerate@gmail.com; comitatolna@gmail.com

Sabato 14 maggio 2016: Spettacolo teatrale "Oltrepossiamo - Tragicomica Lombarda

Lo spettacolo, prodotto e messo in scena da professionisti di Milano e dell'Oltrepò Pavese, ha lo scopo di trasmettere alla popolazione la cultura dell'attenzione all'ambiente e della partecipazione popolare per non lasciare "mano libera" agli interessi dei potenti.



domenica 3 aprile 2016

Alcune considerazioni sul decaduto protocollo Comuni-Italcementi e successivi risvolti nel territorio

In questi giorni abbiamo appreso dalla stampa che il “Protocollo Italcementi” sul quale erano impegnati alcuni Sindaci di comuni limitrofi a quello ove ha sede lo Stabilimento (oltre al Sindaco del comune ospitante l’impianto), è stato definitivamente abbandonato.
Il nulla di fatto segue i clamori propagandistici che annunciavano, già nello scorso mese di gennaio, la firma di un’intesa che avrebbe dovuto sancire (dopo l’accordo del 2012, lasciato colpevolmente inapplicato da quegli stessi Sindaci che ora stavano discutendo il nuovo Protocollo) un nuovo punto di equilibrio tra le esigenze della Società Italcementi e quelle delle amministrazioni sottoscrittrici. Quanto poi le esigenze di queste ultime coincidessero con gli interessi reali delle popolazioni residenti era tutto da dimostrare.
Il fallimento di una trattativa dovrebbe interrogare sempre le parti in gioco, sia sulle responsabilità politiche e formali, sia sulle inadeguatezze metodologiche e le criticità di merito. Ciò soprattutto quando a essere oggetto di trattativa erano (e restano) interessi fondamentali e difficilmente assoggettabili a mediazioni/compensazioni quali l’ambiente e la salute ad esso connessa.
L’esito inconcludente della trattativa porta con sé i limiti di una discussione che si è svolta tutta nelle “segrete stanze”, avendo cura di tenere ben lontana la popolazione da qualsivoglia forma di coinvolgimento, sia esso informativo che decisionale.
Ci chiediamo, vista la qualità della documentazione che i Comitati di Cittadini avevano prodotto – e messo a disposizione di tutti - con l’ausilio dei migliori esperti nazionali del settore (Chimici, Medici, Professori esperti in analisi epidemiologiche, ecc.) perché tale documentazione sia stata snobbata dai volenterosi Sindaci che negoziavano con Italcementi.
A chi continua a fare paura questa documentazione?
Forse sconcertano i numeri, drammatici, che ci dicono dell’incremento della mortalità e della morbilità nei territori dove si respira aria inquinata dall’incenerimento di rifiuti e/o da rifiuti utilizzati come combustibili?
Certamente i dati che emergono da approfonditi studi fatti in prossimità di siti produttivi assimilabili, per analogia, al cementificio di Calusco d’Adda, spaventano chiunque li voglia leggere con obiettività e senza lenti mediate da altri fini che non siano l’interesse generale dei cittadini.
Oggi, quelle preoccupazioni, che ancora tengono viva l’attenzione dei Comitati, sono state fatte proprie dal Consiglio Provinciale di Bergamo (rammentiamo che la Provincia è l’ente valutatore della richiesta presentata dalla Italcementi) che in un Ordine del Giorno approvato lo scorso 22 marzo dal titolo programmatico ”Indirizzi del Consiglio Provinciale in merito all’impatto ambientale dello stabilimento Italcementi di Calusco d’Adda” cita in più passaggi le legittime preoccupazioni dei cittadini per la loro salute e la necessità che gli enti valutatori si dotino di tutte le analisi e gli studi, anche epidemiologici, utili ad avere un quadro certo dello stato ambiente/salute del nostro territorio tale da poter orientare decisioni consapevoli perché  supportate scientificamente.
Obiettivo di tutti dare piena applicazione a quell’art.32 della Costituzione, troppo spesso, diciamo noi, disapplicato e/o asservito a interessi imprenditoriali in totale spregio della salute pubblica.
Osserveremo come sempre con molta attenzione se alle dichiarazioni di principio seguiranno fatti concreti.
In ultimo rileviamo che, parallelamente alla presa d’atto del fallimento del tavolo Sindaci/ Italcementi, un numero sempre maggiori di Sindaci sta deliberando, all’interno delle proprie Giunte, soluzioni del tutto opposte a quelle che si profilavano nel citato protocollo: si decide cioè di concentrare l’attenzione su un serio studio epidemiologico (analisi georeferenziata caso controllo), stanziando per questo anche risorse nel bilancio. Fortunatamente ciò accade anche superando gli steccati politici tra maggioranze e minoranze, dato che il fine ultimo è la salute dei cittadini.
L’ipotesi sulla quale si sta lavorando sembrerebbe voler subordinare ogni decisione circa la richiesta presentata da Italcementi e oggetto di valutazione in sede Provinciale all’esito della suddetta analisi epidemiologica.
Questa sembra l’unica posizione di buon senso vista la drammatica situazione ambientale in cui versa l’Isola bergamasca e i limitrofi territori di Monza/Brianza e meratese.
Tutto ciò è quanto i Comitati di Cittadini stanno chiedendo da oltre un anno ad ogni livello (politico/amministrativo, di Enti di controllo) e al quale non intendono rinunciare.
I soggetti preposti – direttamente e/o indirettamente - alla valutazione della richiesta Italcementi (Provincia, Ats, Osservatori vari, ecc.) dovranno oggi tenere conto non già di generici contenuti di Protocollo (inesistente) ma di una ritrovata coscienza e consapevolezza del problema, da parte di tante cittadine e cittadini che, con i loro Sindaci, chiedono rispetto e attenzione al fondamentale dritto di vivere in un ambiente più salubre e sicuro.

Comitato La Nostra Aria, Comitato Aria Pulita Centro Adda, Rete Rifiuti Zero Lombardia



sabato 12 marzo 2016

SOSTIENI I COMITATI!! - Partita la raccolta fondi

Nello svolgimento delle attività dei comitati "La Nostra Aria+Rete Rifiuti Zero Lombardia+Aria pulita Centro Adda" c'è una grande novità!

Fino ad ora tutte le attività da noi svolte sono state economicamente autogestite, tramite auto-tassazione degli attivisti impegnati ad organizzarle ed eseguirle, permettendo così uno svolgimento delle iniziative libero da ogni influenza o condizionamento esterni.

Dopo tutti gli interventi nelle sedi amministrative che già conoscete volti alla semplice tutela della salute pubblica (come la raccolta firme e successiva consegna ufficiale alla Provincia di Bergamo, la stampa di materiali di diffusione per i banchetti e le assemblee, l'organizzazione di manifestazione ed incontri pubblici di approfondimento con affermati professionisti) vista la forte vicinanza che la gente ci ha dimostrato vogliamo proseguire questo cammino di informazione e sensibilizzazione sia sul fronte popolare che su quello amministrativo.

Lo vogliamo fare con eventi di sempre maggiore rilievo mediatico e rendendo il più capillare possibile la diffusione di informazioni di pubblico interesse ed elevata importanza.

Da ora in poi, grazie al supporto amministrativo di Sotto Il Monte Solare, ognuno può versare una piccola e volontaria somma a favore delle nostre attività ed iniziative.
Come penso potete immaginare avremmo proseguito nel nostro impegno anche senza chiedere alcun supporto economico, però abbiamo in serbo varie iniziative che, grazie ad un aiuto economico esterno, potranno essere svolte con i mezzi adatti alla loro giusta valorizzazione.

Per chi vuole, qui sotto riportiamo ED A QUESTO LINK le istruzioni per supportarci.
Grazie in anticipo a tutti.



domenica 7 febbraio 2016

TUTTI I VIDEO dell'assemblea pubblica 19 Gennaio 2016 a Calusco d'Adda

Abbiamo raccolto una serie di video per riproporre a tutti, soprattutto a chi non ha potuto essere presente, quella fantastica assemblea che abbiamo avuto modo di vivere direttamente.

Dopo la palylist, che rappresenta una sintesi della serata, trovate i singoli video con gli interventi integrali di ogni relatore.



https://youtu.be/KmMFKegjw_w?list=PLEcAppv0arI8L8uLXuRCniMAVG3KhZm3C




La combustione dei rifiuti nei cementifici
Come avviene e cosa comporta





Conseguenze sanitarie dell'incenerimento dei rifiuti
Con particolare attenzione all'ambito pediatrico





Osservazioni sull'indagine sanitaria presentata alla Provincia di Bergamo





Cosa è e come si esegue una indagine epidemiologica
Testimonianze di azioni sul territorio

https://www.youtube.com/watch?v=Sq8p4LZnX1o








martedì 2 febbraio 2016

ASSEMBLEA PUBBLICA del 29 GENNAIO a CALUSCO D’ADDA (BG) - I COMITATI RINGRAZIANO

I comitati La Nostra Aria e Aria Pulita Centro Adda, assieme a Rete Rifiuti Zero Lombardia e ai numerosi cittadini che si sono uniti al Coordinamento Basta Inquinamento Italcementi, desiderano ringraziare tutti i partecipanti all’assemblea pubblica svoltasi venerdì 29 gennaio presso la Chiesa Vecchia di Via dei Tigli di Calusco d’Adda.
E’ stato emozionante vedere la sala gremita in ogni ordine di posti, con tantissime persone che hanno assistito stando in piedi e sul sagrato della chiesa.
Oltre agli illustri relatori già annunciati (la Dott.ssa Patrizia Gentilini, medico oncologo e membro del Comitato Scientifico ISDE Italia - Associazione Medici per l’Ambiente, il Dott. Marco Caldiroli, Chimico e Vice Presidente di Medicina Democratica e il Dott. Edoardo Bai, medico epidemiologo e membro ISDE) all’assemblea è intervenuto anche  il Dott. Paolo Crosignani, medico epidemiologo e già Direttore dell’Istituto dei Tumori di Milano.
I relatori, di provata esperienza e professionalità, hanno evidenziato l'estrema pericolosità per la salute derivante dall'incenerimento dei rifiuti, fornendo dati incontrovertibili ai quali è difficile ribattere.
Il pubblico, estremamente attento, ha ascoltato in silenzio le relazioni degli ospiti ponendo loro numerose domande inerenti ad un problema fortemente sentito, non solo dalla popolazione locale, ma anche dai residenti dei  paesi limitrofi. 
Il dott. Caldiroli ha illustrato, con numerosi dati tecnici di supporto, come le emissioni si modificano con l’introduzione dei rifiuti e come, in realtà, non sia così vantaggioso utilizzarli in un cementificio, sopratutto dal punto di vista della tipologia di inquinanti emessi.
La dott.ssa Gentilini ha dimostrato come questi danni, ormai già da parecchio tempo accertati scientificamente da molti studi medici, riguardino in particolar modo i bambini, sin dallo stato fetale.
Il dott. Crosignani si è soffermato sull’importanza dell’indagine epidemiologica al fine di evidenziare il nesso di causalità tra l’inquinamento ambientale e i danni sanitari. A tale riguardo ha portato ad esempio l’indagine epidemiologica  svolta dalla ASL di Bergamo a Filago, dove sorge l'inceneritore Ecolombardia 4, evidenziando come, a seguito di tale indagine, la Procura della Repubblica abbia aperto un fascicolo  contro ignoti per danno ambientale.
Il dott. Bai ha dapprima stigmatizzato la "credibilità" di Italcementi che già nel primo protocollo di intesa di circa dieci anni fa aveva promesso, senza poi mai averlo realizzato, la costruzione di una scalo ferroviario per ridurre il traffico; successivamente ha evidenziato le numerose e gravi lacune presenti nello studio di impatto sulla salute prodotto dall'azienda, aprendo così la strada a possibili ricorsi alla magistratura qualora la Conferenza dei Servizi dovesse autorizzare Italcementi a bruciare 110 mila tonnellate annue di rifiuti. 
A conclusione della serata i comitati hanno ribadito che nessuno vuole impedire a Italcementi di portare avanti la sua attività imprenditoriale sul territorio: quello che i cittadini chiedono è che il rilascio dell’autorizzazione per l’incremento del tonnellaggio dei rifiuti bruciati sia vincolato all’esito di una indagine epidemiologica svolta sul territorio, ciò a garanzia della tutela della salute dei residenti. Riteniamo che ogni atto (compresi accordi o protocolli definiti a livello locale) che non tenga conto dei risultati di una preventiva indagine epidemiologica sia un azzardo e potrebbe esporre i decisori a gravi responsabilità nei confronti delle popolazioni locali.
A breve sarà disponibile il video integrale dell’evento.
Per contatti e informazioni:



Qui sotto trovate le presentazioni dei relatori:
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14 Dicembre 2015 - Conferenza Dei Servizi istruttoria per V.I.A. Italcementi Calusco d'Adda

Lunedì 14 dicembre 2015 si è svolta a Bergamo, presso la sede della Provincia in Via Tasso, la conferenza dei servizi istruttoria indetta dall’ente in merito alla richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) redatta da Italcementi allo scopo di ottenere l'autorizzazione a triplicare il quantitativo di rifiuti bruciati presso lo stabilimento di Calusco d’Adda in sostituzione parziale del coke di petrolio.
I comitati cittadini La Nostra Aria, Aria Pulita Centro Adda e Rete Rifiuti Zero Lombardia, rappresentanti di 10.000 firme raccolte sul territorio con la petizione popolare "Basta inquinamento: No alla trasformazione del cementificio Italcementi S.p.a in un inceneritore e richiesta di drastica diminuzione delle emissioni inquinanti", hanno presenziato alla conferenza in veste di uditori.
La conferenza è stata preceduta e seguita da un sit-in tenutosi fuori dal palazzo della Provincia, organizzato allo scopo di manifestare il dissenso alla richiesta dell’azienda così come è stata formulata in sede di VIA.

I comitati cittadini per l'occasione hanno prodotto e protocollato, presso la Provincia di Bergamo, un documento riassuntivo delle richieste e delle osservazioni tecniche e sanitarie finora prodotte (tra cui i documenti redatti da ISDE Italia- Associazione Medici per l’Ambiente).

Nel documento riassuntivo viene evidenziato:
1- le evidenze di danno sanitario legato alla co-combustione dei rifiuti nei cementifici derivanti da
     studi medico-scientifici presi a riferimento;
2- l’aumento degli inquinanti emessi dal camino del cementificio e gli svantaggi rispetto alla
    combustione dei rifiuti in un inceneritore;
3- i pericoli legati al fatto che le ceneri e le scorie della combustione dei rifiuti, normalmente
    classificate come rifiuto tossico, vengono inglobate nel cemento, che poi viene commercializzato.
    Ciò costituisce un rischio sia per l’ambiente (suolo e falde acquifere) a seguito della demolizione
    dei manufatti, sia per i lavoratori coinvolti nella produzione, che si ritrovano a maneggiare
    cemento con composti tossici;
4- la possibile violazione della normativa REACH nella produzione di clinker chimicamente
    modificato dalla presenza dei composti chimici presenti nelle scorie e ceneri inglobate;
5- l’aumento notevole in massa del totale dei combustibili bruciati;
6- il fatto che il rischio rilevato nello studio tossicologico prodotto da Italcementi a luglio 2015 e
    integrato a ottobre 2015 è evidentemente sottostimato, perché basato su parametri non
    sufficientemente cautelativi;
7- che l’utilizzo dei rifiuti come combustibile interferisce pesantemente nella filiera del recupero di
    materia;
8- che il rispetto dei limiti di legge previsti per l’emissione non dà nessuna garanzia che le emissioni
    prodotte non producano gravi danni alla salute della popolazione.

A riprova dei punti sopra citati viene menzionata un’amplia bibliografia, tra cui i recenti risultati dell’indagine epidemiologia condotta dall’ARPA di Vercelli per valutare gli effetti delle emissioni dell’inceneritore locale (ricordiamo, solo per citare alcuni dati che è stato riscontrato un aumento dei tumori del colon-retto pari al 400%, del polmone pari al 180%, delle malattie ischemiche del cuore pari al 90%) e l’ancora più recente studio pubblicato dall’EEA (European Environment Agency) in cui viene rimarcata la pessima qualità dell’aria in Italia (sappiamo che il peggio si attesta nella Pianura Padana), mettendoci al primo posto nell’incidenza di mortalità attribuibile alle polveri sottili.

I cittadini chiedono che la concessione dell’autorizzazione a procedere a Italcementi sia vincolata alla realizzazione e ai risultati di una analisi epidemiologica con metodo Crosignani da svolgere sul territorio su cui insistono le emissioni del cementificio. Tale analisi ha l’obiettivo di mostrare le reali condizioni di salute della popolazione e consentire di valutare se essa possa o meno sopportare uno stress aggiuntivo.

I comitati auspicano che gli amministratori e gli enti considerino pienamente le evidenze esposte sulla base del ruolo e delle responsabilità ricoperte.
Continua l’appello ai sindaci affinché la voce dei cittadini non rimanga inascoltata.


Comitato La Nostra Aria, Comitato Aria Pulita Centro Adda, Rete Rifiuti Zero Lombardia

comitatolna@gmail.com ; ariapulitacentroadda@gmail.com; rifiutizeromerate@gmail.com


PER CHI VOLESSE LEGGERE LA DOCUMENTAZIONE COMPLETA RIPORTIAMO QUI SOTTO IL LINK AI DOCUMENTI:

00 - Osservazioni presentate in conferenza dei servizi
01 - Osservazioni Comitati 1 Aprile 2015
02 - Report sintetico Asl Isola Bergamasca 2013
03 - dgr.5547_2007
04 - Premature deaths attributable to air pollution
05 - Tabella aumento inquinanti (fonte SIA Italcementi)
06 - Utilizzo delle scorie da incenerimento di rifiuti e rischi per la salute
07 - Richiesta verifica applicabilità REACH - Medicina Democratica
08 - SIA VOL.2 Italcementi Luglio 2014, relazione n.13508450238/9974
09 - Osservazioni comitati 6 Agosto 2015
10 - Considerazioni SIA Calusco 6 Agosto 2015
11 - Articolo di Arpa Piemonte sul risultato dell’indagine epidemiologia sull’inceneritore di Vercelli