domenica 29 novembre 2015

CERTEZZE, SOSPETTI E SOLUZIONI - Assemblea a Calusco d’Adda del 27 Novembre 2015 - V.I.A. Italcementi.

Venerdì sera si è svolta a Calusco d'Adda l'assemblea pubblica organizzata da Legambiente “Certezze-Sospetti-Soluzioni”.
Avremmo voluto condividere con voi il video della serata, MA, purtroppo, ai due cineoperatori indipendenti presenti è stato impedito di filmare l’evento… forse gli organizzatori hanno voluto attenersi totalmente al tema della serata e ricordarci i “SOSPETTI” che stanno accompagnando tutta la vicenda in questi mesi. L’unica “CERTEZZA” è che il diritto di cronaca è stato negato.
La “SOLUZIONE” che noi auspichiamo è invece una semplice analisi epidemiologica.

Visto che quello che leggerete sulla stampa bergamasca sarà probabilmente altra cosa, cercheremo di fare un sunto della serata riportando il contenuto dei nostri interventi in qualità di pubblico.  Ci preme infatti ricordare che i comitati rappresentanti di 10.000 firme di cittadini non sono stati invitati né a presenziare né tantomeno ad intervenire come relatori. La serata si è svolta in un susseguirsi (interminabile) di interventi (lunghi!) a direzione unica, senza spazio al dibattito e soprattutto senza spazio a posizioni, se non antitetiche, almeno alternative. All’unica voce fuori dal coro (forse inaspettatamente), quella del Dott. Bai di ISDE Italia, il quale ha apertamente mostrato le palesi incongruenze dell’analisi tossicologica commissionata da Italcementi, sono stati riservati poco meno di 10 minuti quasi all’alba della mezzanotte. 

L’ingannevole slogan diffuso per questo progetto afferma che introducendo i rifiuti nel processo di combustione gli inquinanti vengono ridotti. NON E’ VERO !
Nel breve intervento dal pubblico concesso alla fine della serata come comitati, con dati alla mano (Studio di Impatto Ambientale redatto dalla stessa Italcementi), abbiamo mostrato che, già nel periodo di sperimentazione dal 2007 al 2013, sono diminuiti solamente pochi valori degli inquinanti gassosi, ma gli inquinanti più pericolosi sono aumentati con tassi che variano da un 10% fino a oltre il 4000%.
Gli inquinanti che aumentano sono relativi ai composti più pericolosi per la salute umana.  In risposta il  portavoce di Italcementi ha affermato che i valori delle emissioni sono sempre ampiamente sotto i limiti di legge. Questo non è mai stato messo in discussione dai comitati, ma  non dà alcuna garanzia per l’impatto sulla salute.
E’ emerso così l'intento puramente propagandistico della dichiarazione: le emissioni aumentano, ma non interessa a nessuno perché si rimane nei limiti di legge.

Legambiente ci ha accusato in separata sede di fare allarmismo tra la cittadinanza.
Ma è stato proprio l’intervento di Damiano di Simine, Presidente uscente di Legambiente Lombardia che ci ha pietrificato.
Al termine di un ragionamento sulle priorità degli interventi ha pronunciato le seguenti testuali parole  “Prima pensiamo a diminuire le emissioni… e poi contiamo i morti” .  
Bizzarro modo di voler tutelare i cittadini e l’ambiente visto che l’attuale stato della salute pubblica dell’area è già notoriamente precario: il rapporto Asl Bergamo 2012 per l'isola Bergamasca evidenzia infatti già una significativa incidenza di tumori derivanti dall'inquinamento.
Inoltre la nostra zona è classificata “classe A” dal Piano di Risanamento da inquinamenti atmosferici della Regione Lombardia per via del già elevato inquinamento atmosferico ed è quindi vietato creare condizioni che determinerebbero un aumento di inquinanti in atmosfera.


E’ per questo che riteniamo necessario lo svolgimento di una indagine epidemiologica che valuti lo stato di salute della popolazione a conferma di tutte queste evidenze.
Da qui la domanda secca gli amministratori presenti (Colleoni e D’Adda): perché non vi fate voi diretti promotori dell’indagine epidemiologica? Rispondendo così ad un dovere civico in rapporto ai ruoli ricoperti. L’unica risposta giunta da Colleoni in effetti non era una “risposta” ma risultava un discorso sulla difensiva, delegando il tutto agli enti preposto che sicuramente si sarebbero attivati.


Per fortuna tra il pubblico c’era il Dott. Paolo Crosignani, ex Direttore dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e noto epidemiologo. Il Dott. Crosignani ha brevemente raccontato che sul caso inceneritore di Filago la ASL di Bergamo ha completato l’analisi epidemiologica in corso solo perché costretta dietro intervento diretto della Procura della Repubblica!

E’ triste che una ASL non proceda spontaneamente ad una indagine epidemiologica, ma si attivi solo su ordinanza della Procura della Repubblica di Bergamo.
Come cittadini non abbiamo forse il DIRITTO alla salute?  Il diritto di conoscere cosa stiamo respirando? 

In sintesi tutti i presenti, con i loro tecnici (pagati da noi contribuenti), non hanno fatto altro che appoggiare il progetto con assurde teorie. Tra queste il fatto che Italcementi rende un servizio alla comunità perché aiuta a smaltire rifiuti non altrimenti riciclabili (?) e consente di non aprire altri inceneritori o di dismettere quelli la cui capacità è in esubero. Peccato che i limiti emissivi di un cementificio siano dalle 2 alle 9 volte superiori rispetto a quelle di un inceneritore. E alla domanda, posta dai comitati, sul perché i limiti emissivi di Italcementi non vengano a questo punto equiparati a quelli di un inceneritore nessuno ha dato risposta. In Germania, questa equiparazione è già una realtà. Questo però non lo dice nessuno dei relatori.

Tra i presenti alla serata anche il Presidente della Comunità Isola Bergamasca (CIB), Maria Grazia Dadda. La Sig.ra Dadda al nostro invito di partecipazione alla manifestazione del 7 novembre aveva risposto “la CIB ritiene opportuno declinare il suddetto invito a tutela del ruolo di garanzia delle diverse posizioni rappresentate”. Significa allora che tutte le posizioni rappresentate erano d’accordo con lo spirito di questa assemblea? Sicuramente all’assemblea almeno una posizione non era rappresentata: quella dei 10.000 cittadini che hanno firmato la petizione popolare promossa dai comitati.

Noi in ogni caso siamo ugualmente riusciti a far sentire la nostra voce.

Ribadiamo il nostro NO alla trasformazione del cementificio di Calusco in un inceneritore di rifiuti.

VOGLIAMO UNA INDAGINE EPIDEMIOLOGICA CON METODO CROSIGNANI.

I Comitati Promotori:
Comitato LA NOSTRA ARIA - Rete RIFIUTI ZERO - Comitato ARIA PULITA CENTRO ADDA

Per contatti e informazioni:
comitatolna@gmail.com - rifiutizeromerate@gmail.com -  ariapulitacentroadda@gmail.com



domenica 1 novembre 2015

Manifestazione del 7 Novembre contro la combustione dei rifiuti nel cementificio - Non passa inosservata!

La manifestazione di Sabato 7 Novembre a Calusco d'Adda, contro il progetto di incremento dei combustibili alternativi bruciati nella cementeria Italcementi, non passa inosservata: molte altre realtà di cittadini che si attivano per difendere la loro salute ci fanno giungere messaggi di partecipazione e solidarietà da tutta Italia.

Ultimamente Zero Waste Italy, tramite Patrizia Teoldi, ha pubblicato un articolo informativo sul suo bollettino a diffusione nazionale che qui sotto riportiamo.
Un grande grazie a chi dimostra solidarietà su un tema così importante!

Cliccando sull'immagine vi riportate alla newsletter completa.





venerdì 18 settembre 2015

Osservazioni dei comitati alle integrazioni di Italcementi del 9 Luglio 2015

La vicenda della modifica di VIA richiesta da Italcementi di Calusco procede,
NEL SILENZIO PIU' ASSOLUTO DEI MEDIA PER QUANTO RIGUARDA LE AZIONI DEI COMITATI.

Dopo la fase di analisi della richiesta di modifica della V.I.A. da parte dei soggetti interessati, e della presentazione di tutte le osservazioni alla provincia e quindi all'azienda, Italcementi ha valutato tutti i punti proposti e risposto nei tempi corretti presentando il 9 Luglio 2015 alla provincia di Bergamo le integrazioni alla pratica di V.I.A.

Una volta ricevuto il documento di integrazione i comitati si sono prontamente attivati interpellando i tecnici di riferimento per una analisi e valutazione di quanto proposto.

E' stato così possibile redarre un documento osservazionale in risposta alle integrazioni dell'azienda, sviluppato con il supporto di diversi tecnici e del Dott. Di Ciaula, medico e Coordinatore Scientifico ISDE Italia, inclusa una sua nota personale che viene allegata alle osservazioni.
Nei documenti presentati si evidenziano principalmente i "punti deboli" e le "ipotetiche sottostime dei rischi" presenti nelle integrazioni fornite.

Il documento, inoltrato ufficialmente il 6 Agosto 2015, è stato sottoposto all’attenzione della Provincia di Bergamo, ASL di Bergamo, ASL di Lecco, ARPA Lombardia, ARPA Bergamo, ARPA Lecco, Regione Lombardia e inviato anche  per conoscenza anche a tutti i sindaci dei comuni dell’Isola Bergamasca e dei comuni lecchesi e di Monza Brianza sulla sponda del fiume Adda.

E' stato inoltre recepito come elemento funzionale alla V.I.A. e inserito sul Sistema Informativo Lombardo per la Valutazione di Impatto Ambientale.
(http://silvia.regione.lombardia.it/silvia/jsp/schede/schedaSintesi.jsf?idProcedura=030400000017&titolo=V.I.A.%20Provinciali)

Questa analisi dei comitati vuole essere uno stimolo per gli enti locali ed i sindaci, perché si guardi sempre di più alle reali implicazioni per la salute pubblica di queste scelte, mettendo da parte le analisi tecniche delle efficienze degli impianti ed il semplice rispetto dei limiti di legge per le emissioni.
Nel caso si sostanze molto pericolose e persistenti crediamo sia ormai chiaro a tutti che il rispetto dei limiti di legge non basta più come garanzia a lungo termine: non si considera mai infatti la capacità di accumulo e persistenza di molte sostante nocive la cui presenza dovremo subire negli anni a venire.


Qui sotto vi riportiamo i link per visionare i documenti:

giovedì 13 agosto 2015

ISDE pubblica un documento sulla realtà dell'incenerimento dei rifiuti!

UN IMPORTANTE DOCUMENTO PER APRIRE GLI OCCHI SULLA REALTA' DELL'INCENERIMENTO!
Una precisa testimonianza scientifica, leggetelo tutto!
E DIFFONDETE, contro gli slogan pro-incenerimento che troppo spesso sentiamo ultimamente.

CLICCATE QUI per il link al documento.





martedì 11 agosto 2015

Legiferazioni di ordinaria follia...

Qui sotto un interessante articolo di Patrizia Gentilini, sempre molto precisa sul tema!

Chissà se qualche altro assessore all'ambiente si dimetterà? Mi piacerebbe vedere tutte le sedie degli assessori all'ambiente vuote, ed una schiera di EX assessori all'ambiente incazzati di fronte ai firmatari di queste leggi senza senso...


domenica 2 agosto 2015

4 Luglio 2015 - Consegna simbolica delle 10000 firme alla CIB

Come già sapete sabato 4 Luglio 2015 abbiamo anticipato alla Comunità Isola Bergamasca (CIB) le 10000,  firme raccolte in soli 4 mesi, contro l'incremento di combustibili alternativi nella cementeria di Calusco d'Adda.

Qui sotto trovate i link delle riprese televisive dell'evento, così da poter avere una obiettiva visione dell'evento.
Avrete modo di sentire in "prima persona" le parole e le promesse dei nostri amministratori, le nostre valutazioni ed affermazioni, così da poter pesare tutte le affermazioni ala luce degli sviluppi futuri...

Mi raccomando, non allentate mai l'attenzione verso gli eventi...




giovedì 30 luglio 2015

Italcementi Calusco ed i combustibili alternativi: I TERMINI REALI DELLA QUESTIONE

ACCADE ANCORA che diffondiamo le nostre osservazioni, basate precisi dati tecnici e non solo su slogan e chiacchiere, ed i mezzi di stampa non fanno il minimo sforzo per pubblicarle.

ACCADE ANCORA che le comunicazioni stampa dell'azienda abbiamo ampia diffusione, lasciando così il lettore in balia delle uniche comunicazioni dell'azienda, ovviamente di parte ed in questo caso anche molto imprecise.

Per questo di seguito vi riportiamo il comunicato stampa che ha avuto un'unica fonte di diffusione, il Giornale Dell'Isola, di cui vi riportiamo il link qui sotto:



LA NOSTRA RISPOSTA AL COMUNICATO STAMPA DI ITALCEMENTI DEL 09-07-2015

A seguito di diversi comunicati stampa/osservazioni della azienda Italcementi pubblicati da alcune testate giornalistiche in concomitanza alla consegna alla Comunità Isola Bergamasca e alla Provincia di Bergamo delle 10000 firme raccolte per la petizione popolare "BASTA INQUINAMENTO- NO ALLA TRASFORMAZIONE DEL CEMENTIFICIO ITALCEMENTI SPA IN UN INCENERITORE E DRASTICA DIMINUZIONE DELLE EMISSIONI INQUINANTI" (si veda:



siamo a inviare qui di seguito i nostri circostanziati commenti:



Italcementi in più occasioni afferma che “L’utilizzo dei combustibili alternativi non ha alcuna conseguenza significativa sulle emissioni”. Tale osservazione, che è anche la più diffusa, è allo stesso modo la più facilmente smentibile. Dai documenti prodotti dalla stessa Italcementi, infatti, si evince un aumento anche elevato di composti inquinanti nel flusso emissivo e, purtroppo, proprio di quelli classificati come “sicuramente cancerogeni” dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro. Per avvalorare questa nostra affermazione basta guardare il SIA presentato da Italcementi, Vol 2 Tabella 8 e Vol 3 pag. 92 dove si legge testualmente che “Si rileva un lieve aumento delle concentrazioni di NOx e SO2, mentre aumentano notevolmente le concentrazioni di metalli e di polveri, pur mantenendosi però sempre ben al di sotto dei limiti di legge”.

Ribadiamo la nostra fiducia nel pieno rispetto dei limiti emissivi dell’azienda, anche in scenari futuri, ma ribadiamo anche con forza il nostro diniego all’aumento degli inquinanti in atmosfera.

Le emissioni dei cementifici sono elevatissime (anche a causa di limiti particolarmente permissivi) con o senza co-combustione di rifiuti e sarebbe bene per la Comunità cercare di ridurle in maniera consistente e reale sia per motivi ambientali che sanitari, in quanto il rispetto dei limiti di legge non significa affatto assenza di impatto sanitario.

In un’ottica di trasparenza e onestà intellettuale verso i lettori occorre ricordare che i limiti di legge sono fissati sulla base delle BAT (le migliori tecnologie disponibili). Essi obbligano un impianto ad adeguarsi a quanto di meglio sia consentito dalla tecnologia attuale. Ma questo non vuol dire che ciò che l’impianto emette è salutare e buono da respirare.



Rimanendo in tema di “migliori tecnologie possibili”, non possiamo esimerci dal fare notare che la tecnologia dell’impianto di Calusco può essere fortemente migliorata. Se vogliamo fare un confronto con i tanto citati standard europei, l’uso di nuovi dispositivi di abbattimento dei gas inquinanti (DeNox) consente di ridurre drasticamente una componente importante (già presente da sempre) delle emissioni del camino,  come gli NOx (ossidi di azoto). Attualmente il camino immette nell’ambiente circa 1700 tonnellate di ossidi di azoto all’anno, che sono ritenuti responsabili dell’effetto serra, funzionali alla formazione dell’ozono ed altro ancora.



Per quanto riguarda il confronto con il resto d’Europa e in particolare con le nazioni nordeuropee, più volte menzionato da Italcementi nei suoi interventi, esso potrà essere veritiero solo quando l’Italia avrà lo stesso numero di cementifici di quei Paesi. Al momento il confronto non regge, visto il primo posto dell’Italia per numero di cementifici attivi a livello continentale e la quantità totale delle loro emissioni. In tali Paesi, infine, i cementifici che utilizzano rifiuti sono collocati  in aree non fortemente antropizzate.

Lo stabilimento Italcementi di Calusco si trova invece non solo in un’area densamente abitata, ma anche in un territorio dove, nel raggio di pochi chilometri, sono presenti ulteriori quattro grandi impianti di incenerimento rifiuti, uno dei quali è, tra l’altro,  l’unico nel Nord Italia per sostanze industriali tossiche e pericolose (Filago).



Sottolineiamo infine che Italcementi definisce impropriamente, ossia col termine “sostitutivi”  i  combustibili alternativi (ossia i rifiuti) che andrà ad utilizzare. La sostituzione dei combustili tradizionali sarà infatti solo PARZIALE. Questo perché il  ridotto potere calorifico di questi combustibili alternativi (CSS, fanghi, coriandoli plastici e pneumatici), pari a circa la metà di quelli tradizionali, costringerà l’azienda ad utilizzare una quantità totale di combustibile (tradizionali+alternativi) notevolmente superiore alla presente, incrementando anche i trasporti su gomma necessari alla loro movimentazione ed il totale di sostanze emesse in atmosfera.



Italcementi sostiene che “Il cementificio non è un inceneritore”…. infatti le sue emissioni sono NOTEVOLMENTE SUPERIORI rispetto a quelle di un inceneritore! E questo purtroppo lo consente la legge. Quindi: perché i rifiuti dovrebbero essere conferiti a Italcementi anziché a un normale inceneritore, dove le emissioni sarebbero soggette a limiti di legge inferiori?

Le nostre osservazioni sulla presenza delle ceneri di combustione nel cemento prodotto e venduto sul mercato le abbiamo già poste, con solide basi scientifiche ed analitiche svolte in altri ambiti e qui prese a riferimento (vedere il recentissimo http://www.isde.it/questione-clinker-e-scorie-da-inceneritore/).



L’utilizzo di rifiuti “non produce residui da smaltire successivamente” semplicemente perché quei residui sono inglobati nel clinker/cemento prodotto. A questo proposito, nell’ottica di trasparenza, collaborazione e dialogo con le comunità, sarebbe opportuno che i produttori di cemento riportassero sulle confezioni dei loro prodotti la loro composizione chimica dettagliata, con particolare riferimento al contenuto in metalli pesanti (elencati singolarmente), diossine, composti aromatici e altre sostanze tossiche frutto della “autodepurazione”. Gli utilizzatori di questo tipo di prodotti (e i lavoratori che li maneggiano) devono poter scegliere tra prodotti di diversa composizione e preferire, tra diversi produttori, quelli per loro più adeguati.

Chissà quali sarebbero le reazioni del mercato….

Ce lo chiediamo perché già adesso le associazioni, medici, scienziati e tecnici che si occupano della salute dell’habitat (della nostra casa), che scrivono su testi di BIOEDILIZIA pubblicati in tutto il mondo, sconsigliano l’uso del cemento contenente ceneri in case, uffici e altri luoghi di lavoro ed edifici adibiti al ricovero di animali e vegetali.



Per quanto riguarda la valorizzazione dei rifiuti, in realtà la normativa europea (Direttiva CE 98/2008) indica la combustione come il penultimo anello della gestione dei rifiuti, appena prima della discarica. L’Unione Europea obbliga a recuperare e riciclare tutto ciò che è riciclabile. Bruciare rifiuti nei cementifici non è affatto una buona pratica suggerita a livello comunitario. Tanto più che nel nostro caso la maggior parte dei materiali considerati da bruciare è perfettamente riciclabile e riutilizzabile come materia prima seconda, con creazione di posti di lavoro e un risparmio in termini di produzione aziendale e di economia energetica globale del pianeta. 

E’ in questo modo che si crea un sistema realmente sostenibile, improntato su un’economia circolare, dove ogni risorsa non viene gettata via, ma serve a crearne di nuove. Per scoraggiare un utilizzo un po’ troppo semplicistico e propagandistico del termine “sostenibilità” ricordiamo che essa per definizione è “una forma di sviluppo economico e produttivo compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e dei beni liberi per le generazioni immediate e future”.

Solo per citare un esempio, invitiamo a visitare il sito internet  Ecopneus.it dove viene chiaramente detto che gli pneumatici sono riciclabili e  nel 2014 sono arrivati a contribuire a “ ridurre il fabbisogno di materia prima vergine di importazione del Paese per un valore di 105 milioni di euro “.



Ma infine….se  l’obiettivo del cementificio è quello di “produrre cemento di qualità, nel modo più sostenibile”, si potrebbe utilizzare il metano, al posto dei rifiuti! Questa è una soluzione possibile e certamente più sostenibile in termini ambientali e sanitari. E in quanto alla “valorizzazione a chilometro zero” dei rifiuti, i cementifici possono lasciare ad altri (che non usano bruciare materia, ma recuperarla) questo ingrato compito, limitandosi a svolgere il ruolo per il quale sono nati: la produzione di cemento!



Chiudiamo esprimendo la nostra convinzione, già condivisa con numerosi tecnici e scienziati, che la scelta di triplicare il quantitativo di rifiuti bruciati nel cementificio di Calusco d’Adda , oltre a inquinare irrimediabilmente il nostro territorio penalizzerà pesantemente lo sviluppo del mercato del riciclo di materia, in quanto catalizzerebbe un ulteriore flusso di rifiuti alla combustione, aggiuntivo rispetto a quello già pesante dedicato agli inceneritori.



Buona parte della popolazione ha pienamente sposato le nostre ragioni, facendoci raggiungere molto velocemente il traguardo delle 10.000 firme ora depositate in Provincia di Bergamo e richiedendo tutt’ora di poter firmare, pur essendo la petizione formalmente conclusa.

mercoledì 29 luglio 2015

INTERVENTO SU RADIO POPOLARE DEL 29-07-2015

I comitati, tramite Raffaella Zigon, dicono la loro su Radio Popolare a riguardo dell'incenerimento dei rifiuti da parte di Italcementi.

Il tema trattato inizia al minuto 46 del podcast.

Qui sotto il Link:

http://podcast.radiopopolare.it/mattino_29_07_2015.mp3


domenica 19 luglio 2015

SUISIO C'E': FATTI, NON SOLO PAROLE!!

Dopo la nostra opera di sensibilizzazione, il comune di Suisio si è interessato alla questione sanitaria/ambientale legata alla VIA Italcementi per l'incremento di CSS nella cementeria di Calusco.

Dopo aver approfondito personalmente la questione, ed avendo preso coscienza dei reali termini della questione, i consiglieri hanno presentato una mozione in cui si chiede chiaramente l'indagine epidemiologica con metodo Crosignani per valutare lo stato di salute della popolazione.
Mozione approvata in consiglio comunale il 14 Luglio 2015.

FATTI, NON PAROLE!
Contrariamente a quello che fanno tanti altri comuni, dediti a dire che sono d'accordo con le nostre valutazioni ma facendo nulla di pratico oppure gettandosi in sterili tecnicismi, queste sono azioni che lasciano il segno.

Cosa aspetta chi si professa in linea con le nostre richieste a prendere posizione ufficalmente?
Solo così si può far sentire la propria voce.
Il resto sono chiacchiere da bar.


martedì 14 luglio 2015

CONSEGNA UFFICIALE DELLE 10.000 FIRME ALLA PROVINCIA DI BERGAMO

Un primo importante passo è stato concluso: martedì 7 Luglio 2015, abbiamo consegnato e fatto protocollare in Provincia di Bergamo le quasi 10.000 firme raccolte in brevissimo tempo con la promozione della petizione popolare “BASTA INQUINAMENTO-NO ALLA TRASFORMAZIONE DEL CEMENTIFICIO ITALCEMENTI S.p.A. IN UN INCENERITORE E RICHIESTA DI DRASTICA DIMINUZIONE DELLE EMISSIONI INQUINANTI”.

Alle ore 16,00, prima della consegna ufficiale, gli attivisti dei tre comitati (La Nostra Aria, Rete Rifiuti Zero Lombardia e Aria Pulita Centro Adda) hanno dato luogo ad un sit-in fuori dalla sede della provincia di Bergamo.

Poco dopo, alle ore 17,00, il presidente Matteo Rossi ci ha accolto in sede dandoci la possibilità di esprimere a viva voce le nostre richieste ed i nostri dubbi, che poi sono quelli di tutti i 10.000 firmatari della petizione.
Il numero delle firme non è indifferente e non poteva sicuramente passare inosservato.

L'incontro si è svolto in un clima disponibile e cordiale, il presidente ha dichiarato la sua piena adesione personale alle nostre vedute, rimarcando però che non sarà la sua persona a decidere bensì altri tecnici ed incaricati della provincia. Sostanzialmente non ha potuto fare alcuna promessa ne' dare un parere previsionale sull'andamento della pratica.

La nostra speranza è che i nostri dubbi ed osservazioni, ed il grande peso delle firme, non si fermino nell'ufficio della presidenza ma vadano ad impattare sulle scelte che questi addetti devono fare nei confronti dell'azienda.

D'altronde le nostre osservazioni presentate in Provincia di Bergamo, oltre che alle ASL di Bergamo e Lecco, sono state redatte con la supervisione ed il sostanziale contributo di Agostino Di CIaula, coordinatore scientifico ISDE Italia (Associazione medici per l'ambiente) e sono basate su comprovati studi medico-scientifici.

Per essere sempre presenti insieme a tutte le figure coinvolte nel processo decisionale abbiamo già fatto richiesta di presenziare alle conferenze dei servizi.
Ci auspichiamo che, come anticipato dal presidente Rossi, verremo coinvolti anche negli incontri intermedi di tipo interlocutorio non ufficiali tra le varie parti in gioco, così da poter sempre rimarcare le nostre osservazioni basate su studi scientifici e non su semplici chiacchiere o slogan mediatici.

All'incontro era presente anche la stampa, nello specifico l'Eco Di Bergamo, che è uscito oggi con l'articolo sull'incontro.
Come spesso accade riteniamo abbia utilizzato un titolo completamente fuorviante e di parte: l'articolo infatti riporta "Italcementi: limiti rispettati".
Che senso ha titolare una cosa così ovvia snobbando il vero senso dell'evento e cioé la consegna delle firme? Come può essere che la stampa sminuisce di fronte a tutti il peso di 10000 firme?

Di fronte a queste continue informazioni fuorvianti, ad una stampa che non riporta mai i punti salienti delle nostre osservazioni, non ci stancheremo mai di raccomandarvi: informatevi sempre personalmente su più canali e contattateci per ogni domanda.
Cercate le spiegazioni alla fonte: il contatto diretto con noi e con le nostre ragioni lo potete avere.
Dalla controparte avrete solo comunicati stampa e slogan "ambientalisti".






domenica 5 luglio 2015

Consegna delle firme al CIB

Ieri pomeriggio, presso la sala civica di Sotto Il Monte, il presidente del CIB (comunità dell'Isola Bergamasca) D'Adda ha ricevuto i tre comitati per la consegna ufficiale di 10.000 firme "virtuali" alla CIB.

L'evento è stato organizzato prima della consegna ufficiale delle firme reali alla provincia di Bergamo, previsto per martedì prossimo 7 Luglio alle ore 17,00.
Fin dalle ore 16,00 organizzeremo un sit-in all'esterno della sede della provincia, in via T. Tasso 8 a Bergamo, per dare maggiore visibilità all'evento.

Abbiamo voluto consegnare le firme ai rappresentanti delle comunità locali per dare all'iniziativa un peso ancora maggiore sul territorio: è importante che i sindaci dei paesi interessati restino attenti e si rendano responsabili nelle scelte da fare.
Troppo spesso si delega ad altri, che sia la provincia o i comitati o il consulente di turno, mentre pochissime volte si prendono posizioni chiare e decise nei confronti di queste situazioni da gestire.

Di nuovo è accaduto che, dei più di 40 comuni invitati, solo pochi hanno partecipato anche se si sta parlando di un movimento popolare che conta circa 10.000 adesioni in firme ufficiali  e moltissimi altri che per vari motivi non hanno potuto firmare ma seguono con interesse la cosa.
Veramente ci stupisce questo distacco di tanti amministratori dall'iniziativa...



domenica 24 maggio 2015

Conferenza a SUISIO sulla questione dell'incenerimento dei rifiuti nel cementificio di Calusco

Lo scorso Venerdì 22-05 anche Suisio ha ospitato la nostra conferenza itinerante, con il tema fondamentale della combustione dei rifiuti nel cementificio di Calusco d'Adda.

Un grande GRAZIE all'amministrazione comunale che ci ha consesso lo spazio e patrocinati, ed a tutti i volontari che si sono spesi per l'organizzazione dell'evento.
Ringraziamo anche il pubblico che non ci fa mai mancare la soddisfazione della presenza.

Come sempre la conferenza ha coinvolto più relatori che, in base alle loro specifiche competenze o interessi, hanno illustrato alla popolazione la realtà dell'incenerimento dei rifiuti in un cementificio.

Come tutti sappiamo, i cementifici non sono progettati per la combustione dei rifiuti.
Pur rispettando ampiamente tutti i parametri di legge disposti nei suoi confronti, le emissioni dei cementifici che bruciano rifiuti sono notevolmente più inquinanti di quelle di un normale inceneritore.
E, in effetti, si tratta di inquinanti persistenti e bioaccumulabili (metalli pesanti, diossine, PCB etc.): cioè sia l'ambiente che il nostro fisico non sono in grado di smaltirli, rimangono così in circolo per moltissimi anni (dai 20 ai 30) aumentando il rischio di malattie derivanti dalla loro insistenza sul territorio.
Così, giorno dopo giorno, il rischio è di assumere sostante che possano alla lunga danneggiare la nostra salute.

Alla luce di queste osservazioni, che potete trovare nella loro versione estesa QUI (depositate e protocollate alla provincia di Bergamo), chiediamo che siano eseguiti accertamenti sanitari sulla popolazione tramite indagine epidemiologica.
Siamo continuamente alla ricerca di uno o più comuni che ci possano seguire in questa specifica direzione, con l'unico scopo di capire la reale situazione sanitaria con i fatti e non sempre solamente con discorsi ed ipotesi.

Come sempre diciamo, se poi tutto va bene saremo noi i primi ad esserne contenti.
Ma, fino a che non analizzeremo la situazione dal punto di vista sanitario, nulla si potrà sapere di certo.



martedì 5 maggio 2015

Dopo le riunioni chiediamo ai SINDACI AZIONI CONCRETE per la difesa della salute pubblica!

Avete a cuore la vostra salute?
Sicuramente voi sì, vista la quantità di firme (più di 5000!) che abbiamo raccolto in breve tempo.

Ma... i vostri sindaci si preoccupano allo stesso modo nei confronti della "loro" popolazione?

Dopo la riunione da noi organizzata il 10-04-2015 con tutti i sindaci e gli enti pubblici (almeno con chi aveva risposto) in cui si auspicava una azione comune, abbiamo inviato la lettera qui allegata ai comuni sotto elencati richiedendo un loro intervento per effettuare quanto prima un'indagine epidemiologica.
Solo in pochi hanno risposto, sottolineando le iniziative già correttamente prese con ASL ma senza richiedere esplicitamente di eseguire l'indagine epidemiologica.
Fatichiamo a capire perché non si voglia utilizzare uno strumento che si è rivelato significativo in altre occasioni...


AMBIVERE - BONATE SOPRA - BONATE SOTTO
BOTTANUCO - BREMBATE DI SOPRA - BREMBATE
CALUSCO - CAPRIATE SAN GERVASIO - CARVICO
CHIGNOLO D'ISOLA - FILAGO - MADONE - MAPELLO
MEDOLAGO - PONTE SAN PIETRO - PRESEZZO
SOLZA - SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII - SUISIO
TERNO D'ISOLA - VILLA D'ADDA


AICURZIO - BERNAREGGIO - BRIVIO - BUSNAGO
CALOLZIOCORTE - CALCO - CARNATE
CERNUSCO LOMBARDONE - CORNATE D'ADDA
IMBERSAGO - LOMAGNA - MERATE - MONTEVECCHIA
OLGIATE MOLGORA - OLGINATE - OSNAGO
PADERNO D'ADDA - ROBBIATE - RONCO BRIANTINO
SULBIATE - USMATE - VERDERIO






giovedì 30 aprile 2015

Al lavoro per i banchetti del 1°MAGGIO

"Il Quarto Inceneritore"

Ma lavorare non significa inquinare... ecco i banchetti del 1°maggio dove potete trovarci per firmare la petizione e scambiare le nostre opinioni!

Calusco d'Adda(BG)
"FESTA DEL LAVORO E
DELL'ECONOMIA SOLIDALE"
Viale dei Tigli, ore 10:00-18:00


Suisio(BG)
"PRIMO MAGGIO IN PIAZZA!"
Piazza Papa Giovanni XXIII, ore 9:00-23:00



Rovagnate La Valletta Brianza(LC)
"UN ALTRO PRIMO MAGGIO"
Via Bagaggera 25, mattina e pomeriggio




sabato 18 aprile 2015

AAA Firme e Banchetti


Ecco i prossimi appuntamenti:


****** Sabato 18 Aprile ******
- Calusco d'Adda, mercato 8.00-13.00 [COMITATI]
- Merate, Piazza Prinetti 9.30-12.30 (Banchetto M5S)

****** Domenica 19 Aprile ******
- Carvico, Via S.Maria (parcheggio davanti al municipio) 9.30-12.00 [COMITATI]

****** Martedì 21 Aprile ******
- Sotto Il Monte, mercato (piazza del cimitero) 9.00-12.30 [COMITATI]



giovedì 9 aprile 2015

I comitati promotori della petizione "BASTA INQUINAMENTO" invitano i Sindaci e gli Enti coinvolti nella procedura di V.I.A. ad un tavolo di dialogo e confronto

Il Comitato La Nostra Aria, il Comitato Aria Pulita Centro Adda e Rete RifiutiZero Lombardia, promotori della petizione popolare "BASTA INQUINAMENTO - NO ALLA TRASFORMAZIONE DEL CEMENTIFICIO ITALCEMENTI SPA IN UN INCENERITORE E DRASTICA DIMINUZIONE DELLE EMISSIONI INQUINANTI", organizzano il 10 aprile, ore 18:30, un incontro di confronto sulla questione VIA Italcementi. L’incontro sarà gentilmente ospitato dall’amministrazione meratese e si svolgerà nella Sala Consiliare presso il Municipio di Merate.

Sono stati invitati tutti i Sindaci dei comuni del territorio lecchese, bergamasco e brianzolo limitrofi allo stabilimento di Calusco d’Adda, le ASL di Lecco e Bergamo, la Provincia di Lecco, la Provincia di Bergamo, l’ARPA Lecco, l’ARPA Bergamo e la Regione Lombardia.

L’incontro è mirato a illustrare nel dettaglio il documento con le osservazioni e le richieste presentate il 1° aprile in Provincia di Bergamo dai comitati promotori affinché possa sorgere una posizione comune tra cittadini/comitati e amministrazioni locali interessate dal progetto Italcementi

Il documento in discussione è co-firmato per la parte tecnica dal Dott. Agostino Di Ciaula, Coordinatore del Comitato Scientifico ISDE Italia (Medici per l’Ambiente).

Richiesta chiave dei comitati, che si fanno portavoce delle migliaia di cittadini che stanno sottoscrivendo la petizione popolare, è l’inserimento di una Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) nella VIA che prevede lo svolgimento di una precisa indagine epidemiologica.
La preoccupazione è infatti principalmente lo stato di salute della popolazione residente in prossimità dello stabilimento Italcementi di Calusco d’Adda, in particolare per quanto concerne le emissioni di metalli pesanti: tema trascurato dalla quasi totalità delle recenti discussioni in materia

I Sindaci sono le prime autorità pubbliche responsabili per la tutela della salute dei propri concittadini.

I comitati quindi auspicano che tutti i soggetti invitati vogliano cogliere questa opportunità di incontro e condivisione di intenti nell’interesse della collettività e della salvaguardia del bene comune!


Assemblea pubblica - Crosignani a Brembate






Venerdì sera 10 aprile a Brembate, presso la sala consiliare di via San Vittore 33, si terrà un'assemblea pubblica in cui si parlerà di salute ed inceneritori.

Tra i relatori che interverranno, ci sarà anche il dottor Paolo Crosignani, direttore della struttura epidemiologica ambientale dell'Istituto tumori di Milano, con all'attivo oltre 150 pubblicazioni su riviste scientifiche, nonché membro del comitato scientifico di Legambiente, di Medicina democratica e dell'ISDE (associazione medici per l'ambiente).Insieme a Crosignani, ci saranno il dott. Edoardo Bai, responsabile ISDE, Gianluca Cuc, tecnico ambientale, e Luca Pelosi, consigliere con delega all'ambiente del comune di Madone.
Saranno moderatori della serata Pompilio Del Prato e Maurizio Cavagna.

Inutile ricordare l'importanza che riveste una tale assemblea per la cittadinanza, non solo brembatese, ma anche dei comuni limitrofi; sarà certamente un'occasione per informarsi "attivamente" circa i "potenziali" pericoli per la salute che derivano dalla presenza nel nostro territorio, già messo a dure prova dal punto di vista ambientale dalle conseguenze di un certo tipo di politica industriale decisa negli anni passati, di ben quattro inceneritori (Filago, Dalmine, Grumellina e Trezzo sull'Adda), oltre al cementificio di Calusco d'Adda, nell'arco di circa dieci chilometri quadrati, sicuramente una situazione poco invidiabile, nonché unica a livello europeo, ma forse anche mondiale.

giovedì 2 aprile 2015

Incontro con amministratori ed associazioni in Provincia di Bergamo sulla questione V.I.A. cementificio Italcementi di Calusco d’Adda


Mercoledì 01-04-2015 il Presidente della provincia di Bergamo ha invitato gli amministratori comunali per un incontro sulla questione V.I.A. del cementificio Italcementi di Calusco d’Adda. Hanno partecipato i comuni dell’Isola Bergamasca e molti comuni della sponda Lecchese interessati alla vicenda oltre alla presenza del Parco Adda Nord.


Noi “Rete Rifiuti Zero Lombardia”, “Comitato La nostra aria” e “Aria Pulita Centro Adda”, in linea con il nostro impegno nel seguire la vicenda ed informare i cittadini abbiamo partecipato all’incontro.


L’introduzione riassuntiva di Confalonieri, che ha riepilogato i contenuti della V.i.a., ha lasciato presto il posto agli interventi dei partecipanti.

Abbiamo così avuto modo di presentare la nostra posizione.
Contro l’affermazione di Italcementi , la quale dichiara un “non peggioramento degli inquinanti in emissione”, abbiamo presentato una nostra analisi (basata su dati Italcementi) in cui si evidenziano aumenti dei componenti più pericolosi e persistenti per la salute umana, quali metalli pesanti, di valori che vanno dal 50% ad oltre il 4000%.
E’ stata inoltre sottolineata l’importanza di spostare l’attenzione dall’analisi tecnica delle emissioni (quantità e qualità degli inquinanti), che attualmente è il tema più discusso, all’analisi dello stato di salute della popolazione residente in prossimità dell’impianto, che crediamo possa già essere compromessa dai composti inquinanti di tipo persistente emessi dall’impianto.


In seguito abbiamo avuto modo di illustrare ai partecipanti le nostre osservazioni riepilogate in un documento redatto per l’occasione. Sono stati toccati in maniera approfondita vari aspetti relativi alla co-combustione dei rifiuti nei cementifici che qui riassumiamo:


-La co-combustione di combustibili derivati da rifiuti nei cementifici ha conseguenze sanitarie misurabili sui residenti nei territori limitrofi, specie in età pediatrica.

-L’impiego di CSS nei cementifici in sostituzione di percentuali variabili di combustibili fossili causa produzione ed emissione di metalli pesanti tossici per l’ambiente e dannosi per la salute umana in misura significativamente superiore a quella rilevabile in seguito all’utilizzo di CSS in impianti progettati per questo scopo (gli inceneritori “classici”) e, negli stessi cementifici, in misura maggiore rispetto al solo utilizzo di combustibili fossili.

-L’utilizzo del CSS nel ciclo di produzione del cemento prevede l’incorporazione delle ceneri tossiche prodotte dalla sua combustione nel cemento/clinker prodotto.
Non abbiamo tralasciato la realtà del progetto “Rifiuti Zero” che sta sempre più prendendo piede e, nei fatti, renderà sempre più inutile ogni realtà di incenerimento.
Il tutto debitamente esplicato per esteso e correlato da una precisa bibliografia.


Purtroppo vediamo ancora ben radicata negli amministratori la concezione dell’approfondimento tecnico secondo il rispetto di limiti emissivi: quello che conta non è quanto si emette ma l’effetto che la singola emissione o l’insieme di una serie di emissioni ha sulla salute dei residenti in prossimità dell’impianto!

Per questi abbiamo lanciato il nostro appello per inserire una Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) nella VIA e quindi dello svolgimento di una precisa indagine epidemiologica.

Abbiamo richiesto che il documento con le nostre osservazioni sia protocollato agli atti dell’incontro, speriamo sia di forte spunto per un cambiamento radicale nella mentalità di salvaguardia della salute dei cittadini.



Per contatti e informazioni: comitatolna@gmail.comrifiutizeromerate@gmail.com



Ringraziamo il Dr. Agostino Di Ciaula ( Coordinatore Comitato Scientifico ISDE Italia ) per l'immenso apporto di esempi, riferimenti e bibliografia scentifica a supporto della nostra petizione!

"Continua a leggere" per il testo completo...

sabato 21 marzo 2015

CONTINUA LA RACCOLTA FIRME!!!

Anche questo fine settimana continua la raccolta firme. Si moltiplicano i banchetti... ma abbiamo bisogno di persone che attivino la raccolta in più paesi possibile!
Per qualsiasi informazione venite a trovarci domani o scriveteci a: comitatolna@gmail.com
VI ASPETTIAMO, NON MANCATE!!!!
Qui trovate l'elenco aggiornato...


****** Sabato 28 Marzo ******
- Calusco d'Adda, mercato 8.00-13.00 Comitati
- Merate, Piazza Prinetti 9.30-12.30 (Banchetto Lega Nord)
- Merate, Piazza Prinetti 9-12.30 (Banchetto M5S)
- Paderno d'Adda, Piazza Vittoria 9-12.30 (Banchetto M5S)

****** Domenica 29 marzo ******
- Cornate d'Adda, Piazza 15 Martiri (chiesa) 9.30-12.30 (banchetto Lega Nord)
- Robbiate, via per imbersago ang. via s. Elena 9.30 - 12.30 (banchetto Lega Nord)


****** Sabato 21 Marzo ******
- PADERNO D'ADDA (LC), Piazza Vittoria, ore 9-12,30
- MERATE (LC), Piazza Prinetti, ore 9,30-12,30
- CORNATE D'ADDA (MB), mercato, mattina
****** Domenica 22 Marzo ******
- SUISIO (BG), sagrato della chiesa, ore 8-12,30
- PRESEZZO (BG), Piazza Papa Giovanni XXIII, ore 8-12
- VERDERIO (LC), ore 9-13
- BREMBATE (BG), Piazza Todeschini, ore 9-12,30
****** Sabato 14 Marzo ******
- CALUSCO D'ADDA (BG), Piazza del mercato, ore 8-13 (Comitato LNA)
- PADERNO D'ADDA (LC), Piazza Vittoria, ore 9-12,30
- MERATE (LC), Piazza Prinetti, ore 9,30-12,30
****** Domenica 15 Marzo ******
- SOTTO IL MONTE (BG), Piazza Giovanni Paolo II (Via IV Novembre), ore 9-12,30
- IMBERSAGO, c/o Mercatino dell’Antico (presso il lavatoio), ore 9,30-13
- OSIO SOTTO, Piazza Papa Giovanni XXIII, ore 9-13
- ROBBIATE, sulla strada per imbersago angolo Via Santa Elena (rotonda della Erg), ORE 9,30-12,30
- ROBBIATE, Piazza della Chiesa, 9,30-12,30
- PADERNO D'ADDA (LC), Piazza Vittoria, ore 9-12,30
- CORNATE D'ADDA (MB), Via A.Moro (casetta dell'acqua), ore 9-16